L'Italia Mensile

ITALIA LIBERA: REPUBBLICA E IL METODO “SBATTI IL “NERO” IN PRIMA PAGINA”

Quando il quotidiano globalista degli Elkann-Agnelli (a proposito: fanno ancora mascherine? 27 milioni al giorno ne producevano…), fondato per altro dal “fascista” Scalfari, dedica un’intera pagina ad Italia Libera, anche se non si scorge la firma di un Berizzi, è facile prevedere quel che si potrà leggere.

Ed ecco che il titolo sa già di déjà vu: “Castellino il “nero” riparte da San Basilio dalla sfida sulla casa (sic)”.

Il tocco di “colore” non poteva mancare – “apprezziamo” ob torto collo la finezza delle virgolette, che ricambiamo – e venir utilizzato allo scopo di buttare tutto in caciara.

Per meglio servire gli interessi, per così dire: filosofici, dell’arcipelago Fca Italy non c’è di meglio che provare a ridicolizzare ciò di cui si parla attraverso i soliti schemini analitici in uso nelle redazioni di tutti i giornaloni.

Guai parlare del programma, attaccare la persona è fondamentale, ed è meglio farlo ricorrendo a quella marginalizzazione che viene riservata, a partire dal linguaggio novecentesco, ad idee e prospettive rivoluzionarie.

Però, in sintesi, il messaggio di Italia Libera passa, grazie ad altro uso delle virgolette: “(…) Il tempo degli opposti estremismi è finito da un pezzo… noi siamo per l’unità del proletariato… noi siamo il popolo… possono provare a ridicolizzarci quanto vogliono, ma la verità è che in borgata a noi la gente vuole bene (…)”.

Anche il ricorso a certe “altre” voci anonime – che sembrano negare la stessa ragione d’interesse pseudo indagatorio dell’articolo – a firma c.r. – del quotidiano della sinistra fucsia e arcobaleno – risulta strumentale alla strategia cui accennavamo.

Questa la realtà: i nostri rapporti con gli “altri”, nonostante stampa e forze repressive siano ferme agli schemi interpretativi del secolo scorso, sono di reciproco e massimo rispetto, con alcuni anche di cordiale convivenza e simpatia, oltre che di condivisione di piazze e lotte.

Siamo già centinaia in tanti quartieri romani e, cosa più importante, continuiamo quella lotta per la casa che abbiamo sempre combattuto da patrioti e da socialisti a fianco dei più deboli.

Siamo quelli non amati da voi, giornali e giornalisti di regime, dai palazzi del potere, dai salotti radical chic e dalle terrazze Ztl, i Tricolori a difesa dei diritti sociali e della gente di borgata vi fanno venire l’orticaria.

Il popolo italiano è quasi del tutto ridotto alla condizione di unico ceto proletario, questa la nuova lotta di classe che vede contrapporsi de facto popoli ed élites, oligarchie e popolo.
(Quello che voi di Repubblica definite in maniera dispregiativo “quasi analfabeta”…)

Il nostro posto non può che essere quello di sempre: con i nostri, con il popolo!

Dove un tempo s’innalzava la bandiera rossa, oggi sventola fiero il Tricolore, la bandiera del proletariato in lotta per la casa, ma non solo. Per l’indipendenza nazionale, la sovranità popolare, la giustizia sociale e le libertà fondamentali.

Altro che pensiero unico dominante… siamo quella maggioranza, non più silenziosa, non più rappresentata da partiti, sindacati, media, istituzioni e che gridano “Italia Libera!”.

Un commento su “ITALIA LIBERA: REPUBBLICA E IL METODO “SBATTI IL “NERO” IN PRIMA PAGINA”

  1. grandeee Giuliano….essere trattato in questo modo dall’Organo Ufficiale del nuovo “nuovo ordine mondiale emergente” (….o ,meglio ,che, a questo punto; “cerca” di emergere) non può che essere per Te e per i tuoi amici tutti (tra cui io mi annovero), motivo di grande Orgoglio…..Ti temono!….temono che Tu come riuscisti a fare il 9 ottobre del 2021, ancora una volta riesca a dar voce al popolo degli oppressi che ,sfiancati dall’attesa che si faccia giorno, come le sentinelle che attendono l’ALBA, traggono ad un tratto dal tuo coraggio una nuova forza….

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