Contro il prossimo governo di centrodestra che, come quello passato, dovrà seguire l’agenda Davos-Draghi.
Contro partiti e sindacati che giocano alla guerra e impongono folli e suicida sanzioni che feriscono popoli e affamato nazioni.
La resistenza, nata con lotta la lotta alla tirannia sanitaria e all’apartheid del Green Pass deve riassumere quel carattere popolare e anti-ideologica, anti-sistema e nemico del politicume, anche contro chi ha avuto la colpa di non aver cercato l’unità che l’avrebbe portate anche al successo elettorale.
Detto ciò non possiamo più essere clementi con infiltrati e traditori.
Dobbiamo riconquistare le piazze e, come fino al 9 ottobre del 2021, tenerle libere da destre e sinistre, politica e politici.
Siamo noi la resistenza, la forza delle piazze, il contropotere culturale, chi di no alla guerra e alla dittatura ecologista, che si oppone all’identità digitale e al postumanesimo.
Siamo noi il Movimento di Lotta al di là dei partiti, che deve trovare nella piazza il proprio alveo naturale anti sistema.
Oggi altra strada è solo illusione.
La rivoluzione è come il vento.
Noi siamo la resistenza!
Il 9 ottobre, domenica, saremo in piazza, un anno dopo, per gridare ITALIA LIBERA!
Ricordando che il vero pericolo di questa nazione è l’abbraccio tra il sindacalista Landini ed il banchiere Draghi!