di Fabio C. Maguire
Tel Aviv ha ripreso le sue operazioni all’interno della Striscia di Gaza.
L’accordo raggiunto con la partecipazione del Qatar non è stato prorogato e la breve tregua si è esaurita con la ripresa degli scontri.
Hamas in una dichiarazione alla stampa ha informato che il governo israeliano ha respinto le richieste di prolungamento dell’accordo perché intenzionato a “riprendere l’aggressione su Gaza.”
Di certo il Presidente Netanyahu aveva sin da subito espresso le sue intenzioni in un incontro con i leader dell’esercito, ossia completare l’operazione e “sradicare Hamas da Gaza.”
Non era quindi volontà del regime israeliano arrivare ad una pace duratura attraverso una soluzione politica della crisi, bensì c’era l’urgente bisogno di soddisfare un’opinione pubblica inferocita e scontenta dalla gestione errata dell’emergenza.
L’esercito israeliano ha ripreso le sue attività lungo l’enclave palestinese con intensi bombardamenti che hanno assassinato oltre 110 civili a Gaza e nelle sue aree residenziali limitrofe.
Hamas ha dichiarato che i combattenti della Resistenza stanno arrestando l’avanzata dell’esercito, ingaggiando duri scontri con i soldati dell’IDF nei pressi dell’ospedale Al Rantisi, situato nel quartiere Al Nasr a Gaza.
I combattimenti si sono registrati anche a sud della città dove diverse divisioni dell’esercito israeliano sono state colpite con armi di grosso calibro.
La Resistenza palestinese ha informato poi che sono stati effettuati pesanti bombardamenti su alcune città israeliane, in particolare ad Ashkelon, Sderot e Beersheba, come rappresaglia agli ultimi attacchi israeliani ai danni dei civili palestinesi.
Parallelamente il terrorista Netanyahu ha inaugurato un nuovo insediamento nel nord della Striscia che prenderà il nome di “Ofir”.
Durante la celebrazione, il Presidente israeliano ha dichiarato che “ripristineranno, espanderanno e costruiranno più insediamenti”.
La retorica di Tel Aviv sul terrorismo si esaurisce qui, palesando la sua vera natura e presentando le sue vere intenzioni che nulla hanno a che fare con la lotta ad Hamas.