di Fabio C. Maguire
La Striscia di Gaza potrebbe essere attaccata a breve dall’esercito israeliano.
Lo riporta Chanel 12 che ha dichiarato di una prossima invasione di Gaza ad opera dell’IDF.
Tel Aviv ha ammassato un grande numero di personale militare e di mezzi pesanti al confine, preparandosi per un’operazione su vasta scala all’interno della Striscia.
L’IDF ha dichiarando che sta completando la leva di migliaia di riservisti, mentre la direzione logistica sta lavorando per fornire all’esercito l’equipaggiamento necessario per affrontare gli scontri.
L’IDF ha difatti informato di essere pronta ad “espandere l’offensiva” implementando una “ampia gamma di piani operativi offensivi” che prevedono un’operazione congiunta via mare, terra ed aria.
Il Presidente Netanyahu ha poi intimato di evacuare oltre un milione di persone, invitandole ad abbandonare le loro abitazioni.
Questo sarebbe l’atto conclusivo dell’opera di conquista perseguita da Israele.
Tel Aviv potrebbe causare la più grande e sofferente diaspora degli ultimi decenni, scacciando via definitivamente il popolo palestinese dalla propria terra.
Ma nonostante la superiorità dell’esercito israeliano sulle formazioni di Hamas, la battaglia che si consumerebbe a Gaza potrebbe risultare disastrosa per l’IDF.
Infatti, Tel Aviv non è ne addestrata e ne preparata per condurre un’operazione in aree urbane e la densità di persone presenti, come l’enorme ammasso di rovine, potrebbe complicare notevolmente i piani del Presidente Netanyahu.
A sollevare seri dubbi è stata anche la Casa Bianca che ha chiesto ad Israele di rivedere i propri progetti e rimandare l’operazione su vasta scala lungo la Striscia di Gaza.
A preoccupare il Presidente degli Stati Uniti sarebbe l’inesperienza dell’esercito israeliano a rapportarsi in scontri cittadini e la notevole capacità dei palestinesi di condurre operazioni di guerriglia urbana.
Il risultato sarebbe favorevole a Tel Aviv in termini militari, dato l’ampio divario che si registra tra le FFAA israeliane e quelle palestinesi, ma l’esito della battaglia potrebbe risultare lo stesso rovinoso per Tel Aviv.
Washington prevede che l’IDF perderà un numero molto alto di mezzi militari e di soldati, un danno quasi irreparabile per gli Stati Uniti ed Israele che si trovano, specialmente i primi, a dover affrontare un acuta crisi economica e una grave carenza di armamenti nei depositi.
Ad intimorire la Casa Bianca sarebbe la prospettiva di una guerra con l’intera comunità araba del Medio Oriente, che, secondo le autorità americane, in caso di attacco a Gaza non resterà impassibile a guardare.
In conclusione, l’attacco alla Striscia sarà un ennesimo crimine di guerra e una piena violaIone del diritto internazionale.
L’assedio prolungato a cui i palestinesi sono stati sottoposti ha già causato un numero indeterminato di morti e feriti che potrà solamente aumentare nelle prossime ore.
L’esercito israeliano ha sparato oltre 6.000 missili in una settimana, lo stesso numero di razzi che l’esercito americano ha lanciato in un anno in Afghanistan.
La Russia ha definito inaccettabile l’operazione su Gaza, così come assurda la richiesta del Presidente Netanyahu di evacuare l’intera comunità palestinese dalla loro terra.
Hamas ha riferito che i palestinesi non abbandoneranno le loro case e combatteranno duramente per respingere l’aggressione dell’esercito occupante.