Di Fabio C. Maguire
La strage dell’esercito israeliano prosegue ininterrottamente da ottobre.
Tel Aviv alza sistematicamente il livello dello scontro, provocando con le sue azioni brutali la rappresaglia dei paesi arabi del Medio Oriente.
Ieri, infatti, Israele ha oltrepassato l’ennesima linea rossa bombardamento la capitale libanese e assassinando un dei principali delegati di Hamas, Saleh al-Arouri.
Lo riportano diversi quotidiani arabi, ad esempio Al Jazeera che sta seguendo scrupolosamente l’evolversi degli eventi in Medio Oriente.
L’agenzia ha scritto che “un’esplosione avvenuta nel quartiere di Mashrafe, alla periferia di Beirut, ha provocato diverse vittime”, sottolineando come tra di queste ci fosse anche un uomo di spicco della Resistenza palestinese.
Ma la parte drammatica dell’accaduto, secondo Al Jazeera, è che l’esercito israeliano ha attaccato la capitale del Libano dopo quasi vent’anni l’ultima sanguinosa guerra che scosse i due paesi.
Dal 2006 è la prima volta che Beirut viene attaccata e bombardata da Tel Aviv e questo potrebbe segnare l’inizio di una violenta escalation del conflitto nonché del suo allargamento con il coinvolgimento di altri attori che sino ad ora hanno atteso quasi impassibili l’esito tragico della guerriglia di Gaza.
Hezbollah ha dichiarato che ci sarà un ovvia reazione all’attacco di Israele e che l’Organizzazione risponderà con la stessa potenza all’IDF.
Inoltre, questa grave violazione della sovranità libanese potrebbe coinvolgere lo stesso Libano, che però ancora non ha commentato quanto avvenuto ieri pomeriggio a Beirut.
Il Capo della sicurezza del Knesset, Danny Danon, si è complimentato pubblicamente con l’esercito per l’operazione chirurgica che ha liquidato una personalità di spicco di Hamas, in particolare del suo braccio armato, la Brigata al-Qassam.
Secondo le autorità israeliane sarebbe stato proprio lui a coordinare e ad organizzare l’operazione del 7 ottobre contro Israele.
Anche Hamas ha confermato l’assassinio di al-Araouri insieme a quelli di altre sue persone che però non sono state rivelate.
Questo grave incidente avviene poco dopo l’inizio dei primi bombardamenti contro le imbarcazioni militari americane ad opera degli Houthi nel Mar Rosso.
Un episodio che potrebbe alzare ancor di più il livello dello scontro e che potrebbe dunque degenerare in una vasta guerra regionale tra più paesi.