di Fabio C. Maguire
L’Arabia Saudita e l’Iran hanno raggiunto un patto lo scorso 10 marzo che non può essere solo circoscritto alla mera volontà di ripristinare le relazioni diplomatiche tra i due paesi ma va inquadrato in un progetto politico-ideologico molto più ampio.
Gli accordi raggiunti dai leader di Stato avviano il cosiddetto processo di de-americanizzazione, ovvero quel progetto teso al conseguimento dell’indipendenza economica e militare da Washington nonché della sua espulsione dalle questioni mediorientali.
Una tappa fondamentale è rappresentata dalla cooperazione per quel che concerne il commercio del petrolio.
Entrambe hanno acconsentito a lavorare in sinergia, collaborando congiuntamente in quanto ambedue membri dell’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e per la sicurezza delle petroliere e del traffico marittimo nel Golfo Persico.
L’obbiettivo da raggiungere per Teheran e Ryad sarebbe quello di iniziare a trafficare in una valuta diversa dal dollaro, un atto rivoluzionario che consentirebbe ai due paesi di liberarsi dalla dittatura finanziaria statunitense.
L’Arabia Saudita ha sostenuto l’Iran anche su un’altra questione molto delicata e sensibile per Washington, ossia il rilancio dell’accordo internazionale sul nucleare iraniano del 2015.
Gli Stati Uniti si ritirarono, sotto richiesta d’Israele, nel 2018 con il sostegno di Ryad, motivando l’uscita unilaterale dall’accordo con la ferma condanna al governo iraniano per il suo supporto fornito alla Siria di Assad e per la posizione di Teheran circa il conflitto civile dello Yemen.
Ryad ha ri-valutato recentemente le sue posizioni, offrendo un appoggio deciso al programma nucleare iraniano che potrebbe contribuire a ridurre le innumerevoli tensioni in Medio Oriente.
In questa prospettiva si sono orientate anche le dichiarazioni dei due presidenti circa la guerra in Yemen che ha visto fronteggiarsi i ribelli sciiti Houti e un coalizione militare a guida saudita.
L’Iran si impegnerà a riconoscere gli interessi dell’Arabia Saudita sulla regione e a redigere congiuntamente con Ryad un documento negoziale di pace che possa finalmente porre fine alle ostilità che si protraggono dal 2015.
Altresì i due ex rivali hanno garantito una collaborazione per la stabilizzazione della Siria e dell’Afghanistan e di una normalizzazione dei rapporti.
L’intesa tra Arabia Saudita e Iran getta le fondamenta per un progetto molto ambizioso che rappresenta un punto di svolta epocale e un grande segno di cesura con il passato.