di Fabio C. Maguire
L’Ucraina potrebbe architettare una provocazione nucleare per colpire la Russia.
Il Presidente Zelensky ha riferito di un possibile tentativo di Mosca di minare la stazione nucleare e a tal proposito ha annunciato delle prossime esercitazioni nelle zone interessate con la chiusura delle strade e il dispiegamento di posti di blocco sanitari.
Zelensky ha comunicato di aver ricevuto un rapporto d’intelligence che informava di un concreto rischio di esplosione nucleare a seguito di una detonazione controllata.
Il regime di Kiev ha chiesto, a seguito di queste dichiarazioni, delle garanzie di sicurezza dall’Occidente: o entrare nella NATO o permettere all’Ucraina di dotarsi di un proprio ordigno atomico.
Se l’Ucraina verrà colpita da un’arma nucleare, sostiene l’ex consigliere di Zelensky, Alexey Arestovich, “è necessario o accettarci nella NATO oppure creeremo già armi nucleari perché non ci sono altre garanzie.”
Zelensky si è rapidamente preoccupato di presentare l’imminente catastrofe alla comunità internazionale, scrivendo su una nota social che” il mondo è stato informato e deve agire al più presto.”
Il capo di Kiev ha continuato con un discorso ampolloso sulla possibilità che le radiazioni emesse dall’esplosione potrebbero, secondo la direzione del vento, raggiungere l’Europa e investire interi paesi.
A tal proposito, il senatore Lindsey Graham è intervenuto con un discorso “rassicurante”, forse per Kiev, promettendo di entrare al fianco dell’Ucraina nella guerra contro la Russia in caso di attacco nucleare.
“Siamo qui per parlare di ciò di cui nessun altro vuole parlare. Mi congratulo con il Presidente Biden per essere schietto: la minaccia che Putin usi armi nucleari è reale. Ed ecco cosa vogliamo dire all’entourage di Putin: se lo fai, se segui il suo ordine, se dà un tale ordine, allora dovresti aspettarti una risposta massiccia dalla NATO. E sarai in guerra con la NATO. Non posso credere che i paesi della NATO consentiranno che i loro territori vengano contaminati dalle radiazioni se una nube nucleare si diffonde sull’Ucraina.”
La realtà però è un’altra.
Le forze armate russe controllano da oltre un anno la centrale nucleare quindi, anche in questo caso, non otterrebbero nulla di positivo e vantaggioso da una sua ipotetica esplosione.
In secondo luogo, l’esercito russo sta vincendo sull’intera linea del fronte, se non per qualche esiguo successo ucraino, quindi non avrebbe motivo per tentare un colpo cosi disperato e apocalittico.
E proprio perché la controffensiva ucraina non sta dando i risultati sperati, l’Occidente potrebbe trovare strade alternative per estendere ulteriormente il conflitto ed aumentare la partecipazione degli attori in campo.
Dunque la storia della centrale nucleare è una false flag, ovvero è probabile che essa possa esplodere ma non per mano dei russi bensì dell’esercito ucraino, commissionato dallo NATO.
Dopo le recenti sconfitte l’Occidente deve rispondere alla Russia che, secondo numerosi analisti ed esperti militari americani, sta vincendo nettamente la guerra sul campo.
In definitiva, se l’esplosione ci sarà verrà senza alcun dubbio attribuita la responsabilità dai media nostrani alla Russia, che verrà indicata come “terrorista nucleare” e responsabile di una catastrofe umanitaria.
La macchina della disinformazione e della propaganda si è già messa in motore, Kiev e Washington stanno accusando Mosca prima ancora che succedesse qualcosa.
La Russia non ha alcun motivo per compiere un gesto cosi estremo e irresponsabile, differentemente dalla NATO che vede bruciare quotidianamente i suoi miliardi e svanire le sue ambizioni d’espansione verso est.