L'Italia Mensile

In Inghilterra è rivolta contro la società del controllo

Oltre mille telecamere distrutte accompagnate da 50mila persone che rifiutano di pagare le multe: la rivolta che nessuno racconta di come i londinesi boicottano il blocco totale delle auto sgradite alla feccia.

A Londra hanno distrutto oltre mille telecamere. Ma non solo: bruciano le centraline, bucano le gomme ai camioncini di servizio, e lo fanno in pieno giorno tra l’indifferenza dei passanti.

La Polizia non è in grado di intervenire su un fenomeno così diffuso.

Il sistema è pubblicare video dove si spiega cosa “non” si deve fare perché “è vietato”, e poi procedere a mostrare tutti i trucchi per rendere inutilizzabili le telecamere.

Ma anche a valle ci si ribella: il 50% delle multe finora comminate non sono state pagate, e i tribunali non sono in grado di perseguire chi non paga. Molto presto il sindaco dovrà abbandonare il progetto 15 minuti.

di Michele Guetta da Telegram

“Ho letto la bella notizia che in UK starebbero per eliminare il progetto delle città da 15 minuti, dopo che il sistema orwelliano di sorveglianza è stato quasi completamente distrutto grazie ai Blade Runners.

Ma non basta, 50.000 persone si rifiutano di pagare le multe. La polizia non può proteggere tutte le telecamere, sono troppo pochi e senza i fondi necessari, così come i tribunali non riescono a perseguire 50.000 persone.

Questo dimostra che disobbedire e boicottare è l’unica via.

Non ne esistono altre, la via politica ci ha portato alla schiavitù e alla tirannia accennata in questi ultimi 3 anni. Non dobbiamo delegare più NULLA!

Non dobbiamo più accettare alcun compromesso, la libertà non ammette eccezioni.

La prima cosa da fare è svegliarsi dall’ipnosi e dalla superstizione statale, tutto il resto è solo una conseguenza. 
Dobbiamo essere milizia a difesa dei principi fondamentali.

Io sono milizia, voi siete milizia, noi siamo milizia”.

Scavalca la censura di regime dei social.
Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *