Carlo Taormina
Da dicembre 2019 il governo sapeva…
Era stato avvertito dalla Cina che il Covid era mortale per il 47% dei casi se non curato in maniera adeguato.
La notizia fu data a tutte le regioni italiane, ma nulla fu fatto.
Anche dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte dell’OMS l’unica cosa che fecero fu mettere i presunti malati in strutture per anziani, piene di persone fragili facilmente attaccabili dal Covid.
Tutti ciò favorì il contagio e il numero dei morti per poter proclamare lo stato di emergenza.
I malati venivano lasciati morire nelle ambulanze fuori degli ospedali.
Negli ospedali curavano la gente per farla morire e i medici decidevano chi doveva vivere e chi doveva venire.
La grande maggioranza di morti si è verificata perché pompavano ossigeno nei polmoni che li bruciava.
Altri arrivavano quasi morte per “tachipirina e vigile attesa”.
Poi le ruberie e le speculazioni sul vaccino e sui medicinali che cambiavano a seconda delle corruzioni fatte dalle case farmaceutiche di livello mondiale.
Poi le corruzioni nelle pubbliche amministrazioni per mascherine, disinfettanti, bombole, respiratori: tutti hanno rubato, portato soldi a casa o ai partiti.
Poi l’attacco alla democrazia e al diritto al lavoro con il Green Pass che è stato lo strumento col quale le istituzioni hanno permesso gli affari multimiliardari delle case farmaceutiche di livello mondiale fabbricanti dei vaccini.
Poi i morti, ancora oggi e chissà fino a quando, e i malati per colpa del vaccino col quale hanno cambiato il dna delle persone come se i cittadini fossero non animali ma cose da sfruttare e strumentalizzare per interessi economici o politici, nell’ottica di un ordine mondiale assassino di libertà e valori.
Tutta questa narrazione, fuori dal pensiero unico dominante, deve essere affermata nella Commissione.
Perché chi ha ucciso, arrestato, rinchiuso in casa, distanziato, scippato lavoro e libertà… deve essere inchiodato alle proprio responsabilità.