Darya Dugina
In realtà, ora vorrei passare allo sviluppo dell’ottimismo escatologico.
Voglio iniziare con il platonismo. Poi rifletterò sull’esperienza della rottura del filosofo e sull’esperienza del ritorno politico alla caverna.
Nelle opere di Platone, in particolare in Repubblica, una delle cose importanti che mi ha colpito è il tema del “filosofo infelice”.
Infelice dal punto di vista del delirio.
Se ricordi il quarto libro, c’è un frammento che dice che il filosofo non sarà mai felice, sarà infelice. Ma allo stesso tempo proteggerà l’intera Polis, garantirà la felicità a tutte le altre classi sociali.
La felicità non apparterrà alla classe dei contemplativi perché sarebbe molto più piacevole per loro essere lasciati soli nella contemplazione del mondo supremo.
D’altra parte, la felicità del filosofo sarà nella sua infelicità; eppure tutta la Polis sarà armoniosa. L’equilibrio necessario per vivere correttamente in questa Polis sarà raggiunto e rispettato. In realtà, questa è la prima cosa abbastanza allarmante nella Repubblica di Platone.
Come mai?
Il filosofo sarà infelice?
Sì, sarà infelice, ma dal punto di vista di una certa natura illusoria.
Tratto dall’Art.
Ottimismo escatologico: origini, evoluzione, direzioni principali.
Pubblicato da Geopolitika.ru il 20.12.2022.
La presente trascrizione della conferenza è stata pubblicata il 28 novembre 2020 sul canale russo Signum .
Traduzione dall’inglese: Sophia Polyankina, Diana Shakirzianova e Daria Seregina.
Il team di traduttori del Sole del Nord.
Traduzione italiana: Redazione di Idee&Azione
(IL BARDO DI DASHA/Бард Даши
https://t.me/ilbardodidasha
ilbardodidasha)
Da un’idea di Idee&Azione
ideeazione
https://t.me/ideeazione
Quotidiano indipendente.
Canale ufficiale del
MOVIMENTO INTERNAZIONALE EURASIATISTA in ITALIA