di Giulio Saraceni
Giuliano Castellino è tornato. Sabato alle cinque della sera nell’arena del “Quadraro” era di nuovo in piazza e la sua voce è risuonata dopo un lungo “diniego” poliziesco.
Al di là delle implicazioni politiche e giudiziarie, nel popoloso quartiere della sterminata periferia romana, c’era di nuovo l’essere umano con tutto il bagaglio delle sue emozioni.
Afferma un detto russo: “quando nel bosco c’è confusione deve tornare il lupo a riportare l’ordine”.
Ebbene la sua presenza fisica dava agli astanti, ai curiosi e anche ai poliziotti la sensazione che il “bosco del dissenso” si ricomponesse non più in una cacofonia di generosità e pochezza, ma che riacquistasse un Senso.
Vederlo parlare con la gente che lo abbracciava, applaudirlo, il suo sorriso tirato per la tensione e lo sguardo che
ogni tanto si allontanava per le sofferenze subite e per gli interrogativi del futuro era un caleidoscopio di emozioni: ascoltiamolo… ora Giuliano prende la parola…
…………..e…………..la …….LUNGA MARCIA ……..riprende…….
” prima ti ignorano
poi ti deridono
poi ti combattono
POI VINCI ”
( MAHATMA GANDHI )