L'Italia Mensile

Il Regno Unito vuole la guerra con la Russia

di Fabio C. Maguire

“L’Europa è in guerra con la Russia”.
Il deputato conservatore britannico Tobias Ellwood ha affermato come il Regno Unito, così come gli altri paesi europei, siano in guerra con Mosca.

Una guerra, fondamentalmente, è stata dichiarata da Bruxelles oltre un anno fa, con pacchetti di sanzioni elaborati diverse settimane prima che l’operazione speciale cominciasse e con un costante sostegno militare fornito a Kiev.

L’Europa la guerra l’ha fatta alla Russia mettendo a disposizione le proprie basi militari per addestrare i soldati ucraini, elargendo a quest’ultimi armi e munizioni in quantità industriale e inviando uomini d’intelligence a manovrare le operazioni proprio sulla linea del fronte.
Questa prima fase però ha segnato una netta e importante vittoria della Federazione Russa che ha resistito all’offensiva sanzionatoria occidentale e ha contrattaccato su due fronti: su quello economico, con la nascita dei BRICS che ha incrementato gli scambi e i flussi commerciali con altri nuovi partner e permettendo di divenire così una delle prime dieci potenze economiche mondiali, e su quello militare, riportando importanti vittorie strategiche e liberando numerose città nel Donbass.

A seguito di queste considerazioni e vista la capacità di resistenza e la duttilità manifestata da Mosca in questi ultimi mesi, il partito conservatore inglese ha ritenuto che sia giunto il momento di “affrontare direttamente la Russia”.
Elwood ha chiesto alla Camera dei Comuni un maggiore coinvolgimento del Regno Unito per “non lasciare tutto il lavoro all’Ucraina”, dichiarazioni che sono state accolte con diffidenza dall’opinione pubblica e che hanno suscitato non poche preoccupazioni.

Infatti un coinvolgimento diretto di Londra condurrebbe inevitabilmente al terzo conflitto mondiale, uno scontro che verrebbe combattuto per l’ennesima volta sul continente europeo e dagli esiti devastanti e micidiali per l’Europa tutta.
Questi signori dovrebbero comprendere che non si sta giocando e che le guerre sono portatrici solo di fame, povertà e miseria.

L’Europa si dovrebbe impegnare a trovare una soluzione pacifica ed equa che sia vantaggiosa per entrambe gli schieramenti, ma forse non è questo l’obbiettivo perseguito dalle “democrazie” occidentali che invece continuano ad inviare milioni e milioni di armi a un governo corrotto e dittatoriale.

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