La politica è divenuta caduta di stile… odio… nel migliore dei casi l’augurio del carcere ai dissenzienti-
Può accadere quando trattasi probabilmente di aver certa contezza che i vertici di un movimento abbiano perso la base… e che la desertificazione avvolgente partiti senza più seguito costringa a giustificare la “débâcle” annunciata della piazza, così finendo per precostituire presunti colpevoli facendo leva su obsolete narrazioni mediatiche pregiudiziali nei loro confronti.
Scrivo al riguardo di un post di un capo di un movimento che in verità ignoro chi sia – nel senso che confesso la mia manifesta ignoranza riguardo al suo nome – che, a sommessissimo mio avviso allude a fatti e persone un po’ improvvidamente.
Scrivo a nome di tutti quelli cui l’allusione fa riferimento che ahimè sono miei assistiti ed hanno conosciuto la dura detenzione nel lager infernale di Poggioreale a seguito di un del tutto presunto assalto alla C.G.I.L. che non si è giammai verificato se non nella ricostruzione della “Procura romana” che ebbe ad indagarli e di una altrettanto presunta manifestazione non autorizzata che a dispetto di narrazione mediatiche non corrette e palesemente errate risultava essere, invece, assolutamente autorizzata e a dirla tutto nemmeno abbisognava di autorizzazione… Lo dicono gli atti processuali!!!
Ho sempre ritenuto che la politica dovrebbe essere dialettica… confronto…
L’astio… le roboanti affermazioni che sanno di minaccia generalizzata… indirizzate allusivamente a chi è martire di un processo solo mediatico… perché quello giudiziario narra di altre storie e di altre verità… è sempre sintomo di una congenita debolezza anteprima probabilmente di un fallimento politico in termini anche elettorali.
Ma non intendo, comunque, occuparmi di politica… intendo stigmatizzare da un punto di vista dell’ermeneutica giuridica e giudiziaria che provocatori ed infiltrati non si annunciano anticipatamente individuando “a parole” l’ambito di riferimento di accuse…
Le segnalazioni andrebbero tradotte in denunce – non in annunci – la cui sede opportuna per far valere le proprie ragioni è la Procura della Repubblica.
È fortemente temeraria una “accusatio manifesta” quando essa risulta non tenere conto della costituzionalmente garantita presunzione d’innocenza anche di chi finisce a Poggioreale…
Vorrei augurarmi che il post in questione non fosse veritiero… ma in ogni caso la sua diffusione sul web necessitava di queste stigmatizzazioni.
[Avv. Nicola Trisciuoglio difensore dei martiri della Piazza del 9 ottobre]