Giuliano Castellino
La sinistra francese è lo specchio delle sinistre occidentali.
Sinistre fucsia, green e arcobaleno che da decenni hanno voltato le spalle al popolo a alle lotte sociali per abbracciare il globalismo e la quarta rivoluzione industriale.
In Francia, pur di non stare dalla parte del popolo in collisione con l’establishment si sono buttati tra le braccia di Macron.
“I leader francesi della cosiddetta sinistra sono degli scemi, prima fanno l’accordo çon Macron e poi si lamentano che lui li frega, probabilmente accordandosi con gli ‘altri’.
Ora continueranno a dire ancora le stesse cose? Diranno ancora che hanno fermato le destre,
ma alla fine hanno fatto vincere Macron?
Il nuovo premier Michel Barnier appartiene al partito di destra dei Républicains che ha eletto solo 47 deputati. È stato sconfitto nelle urne, il suo partito è arrivato ultimo, ma adesso diventa primo ministro”.
Queste le parole del leader del sovranismo popolare italiano Marco Rizzo che ha affondato: “Tecnicamente, al premier non serve un voto di fiducia dei deputati per assumere formalmente le proprie funzioni, ma è verosimile che il nuovo primo ministro chieda comunque all’Assemblea di approvare le proprie linee programmatiche nei prossimi giorni. A quel punto si vedrà, numeri alla mano, se davvero la scommessa politica di Macron sarà risultata vincente fregando nei fatti anche la Le Pen. Servirà infatti capire se la nomina di Barnier arriverà perché il RN, il partito di Marine, ha dato una sorta di avvallo” nella forma, verosimilmente, della promessa di non sfiduciarlo in sede di Assemblea.
In un colpo solo Macron, con meno del 20%, governerebbe di fatto di nuovo”.
Analisi lucida del coordinatore nazionale di Dsp che ha anche lanciato una proposta politica, che per molto può sembrare una provocazione, nei fatti l’unica alternativa per in fronte di libertà e liberazione: “Pensate che cosa sarebbe successo se invece Melanchon, avesse chiesto i voti alla Le Pen, per un governo di scopo, a partire dalla fine della guerra in Ucraina. Meditate gente”.
Unire tutte le forze sovraniste popolari è un dovere per tutti quelli che contro la guerra, la povertà e la schiavitù del globalismo vogliono Pace, lavoro e libertà.