L'Italia Mensile

Il discorso di Sayyed Hassan Nasrallah

Punti salienti del discorso del Segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, alla cerimonia commemorativa organizzata da Hezbollah per celebrare la prima settimana di anniversario del martirio del grande martire Sayyed Fouad Ali Shukr “Sayyed Mohsen”:

  • Riconosciamo l’entità della perdita, e il martirio di Sayyed Mohsen è una perdita significativa, ma questo non ci scuote affatto né ci ferma. La prova sono le operazioni in corso e nuove negli insediamenti e nelle nuove profondità.
  • Di recente si sono verificate circostanze che aiutano fortemente a comprendere i veri obiettivi perseguiti dal governo estremista di Netanyahu, come la dichiarazione del ministro delle Finanze “israeliano” che ha ritenuto “giusto” uccidere due milioni di palestinesi a Gaza se i prigionieri sionisti non verranno restituiti.
  • Tra gli sviluppi importanti vi è il rifiuto della Knesset di creare uno Stato palestinese, con un consenso quasi unanime sull’entità del nemico, indipendentemente dalla natura di questo Stato.
  • Questi sviluppi preoccupano tutti coloro che sperano in Palestina o nel mondo arabo e islamico su un percorso negoziale per la creazione di uno Stato palestinese, e rappresentano uno schiaffo a tutti loro e a tutti gli Stati arabi che adottano l’Iniziativa di pace araba.
  • Netanyahu non vuole un cessate il fuoco e insiste su questo in tutti gli accordi, cercando di sfollare la popolazione di Gaza.
  • Gli “israeliani” non accettano uno Stato palestinese, nemmeno nella Striscia di Gaza, perché lo vedono come una minaccia esistenziale, anche se fosse riconosciuto a livello internazionale solo a Gaza.
  • Il progetto in Cisgiordania, già prima dell’operazione “Tempesta di al-Aqsa”, prevedeva lo sfollamento della popolazione della Cisgiordania attraverso uccisioni, operazioni e raid aerei.
  • La Cisgiordania è bombardata dall’aviazione e dai droni e il progetto in questione è quello di espandere gli insediamenti illegali e di spostare i palestinesi verso la Giordania, annettendo ufficialmente il territorio.
  • Esiste un progetto sionista che dice no a uno Stato palestinese, mentre il progetto del fronte di resistenza è la Palestina dal mare al fiume, e tutti i progetti intermedi svaniranno perché non hanno futuro e sono irrealistici.
  • Se Netanyahu e l’alleanza americano-sionista vincessero sulla resistenza a Gaza e in Cisgiordania, l’entità che uccide i bambini finirebbe per dominare la regione.
  • Corriamo il rischio che l’entità occupante domini la regione, e l’ipocrisia americana è sorprendente.
  • Gli Stati Uniti sono rimasti in silenzio per 31 anni e ora i loro discorsi sulla creazione di uno Stato palestinese sono inganno e ipocrisia, perché ogni voto sulla creazione di uno Stato palestinese nel Consiglio di sicurezza è bloccato dal veto degli americani.
  • Gli americani ingannano il mondo fingendo di essere insoddisfatti del comportamento di Netanyahu durante la guerra e affermano di fare pressione su di lui, ma sono tutte bugie, dato che gli forniscono tonnellate di armi.
  • La difesa americana di “Israele” indica che non è più così potente e prestigioso come un tempo.
  • Quando l’Iran e Hezbollah hanno parlato di una risposta a “Israele” per aver commesso massacri, gli Stati Uniti hanno affermato che avrebbero difeso l’entità nemica.
  • L’occupazione fa affidamento sulla protezione degli Stati Uniti e dei paesi occidentali perché non è in grado di difendersi da sola.
  • “Israele” non è più forte come un tempo e, durante l’operazione Promessa veritiera dell’Iran diversi paesi hanno difeso l’entità nemica.
  • “Israele”, che ha combattuto contro gli eserciti più forti della regione nel 1967 e nel 1973, ora teme la risposta dell’Iran e di Hezbollah e fa affidamento sui paesi occidentali per difendersi.

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