di Shoshana Zuboff
Il Grande Fratello vi guarda, vi osserva, vi studia, eppoi si nutre di voi delle vostre coscienze, delle vostre emozioni, dei vostri comportamenti.
Il Grande Fratello vi indirizza, e vi reinderizza, vi consiglia, vi organizza e programma le vostre esistenze, le modifica e le rimodella.
Da voi estrapola la “materia prima”, il surplus comportamentale, i vostri dati e non solo, le vostre emozioni e reazioni, sensazioni e comportamenti, li rielabora, li targhettizza e ne fa merce per il capitale.
Un nuovo capitalismo, quello della sorveglianza, del controllo tecnologico e dell’ingegneria sociale: un laboratorio a cielo aperto di cui noi siamo le cavie.
Lo scippo delle nostre vite, dell’onnipervasività totale che i signori delle big tech esercitano sulle nostre esistenze, sfruttando gli esseri umani nella loro totalità.
Siamo miniere da cui estrarre dati, comportamenti, stati d’animo, bisogni, paure e sentimenti. Il nuovo petrolio, il nuovo oro nero per i Signori della Silicon Valley sono le nostre vite dominate dagli strumenti tecnologici di cui ormai non possiamo fare a meno.
C’è però una speranza e alla Zuboff non sfugge: il cambiamento è in corso, finalmente le persone si stanno destando da questa folle distopia, da questa colonizzazione delle nostre vite oramai totalmente trasparenti alla mercé dei signori del web.
Finalmente sappiamo quel che non vogliamo essere, finalmente siamo pronti a riappropiarci delle nostre vite e rifiutare questa schifosa ed oscena società del controllo e del biopotere che altro non è che la società de “Il Capitalismo della Sorveglianza”.