Identità digitale, Metaverso, intelligenza artificiale, sorveglianza e controllo globale: la nuove offensiva americana
di Fabio C. Maguire
La lotta per il primato internazionale che gli Stati Uniti portano avanti non è solo di tipo politico e culturale, ma verte persino sulla conquista della supremazia in ambito tecnologico.
L’attuale priorità delle potenze mondiali, quali gli USA e la Cina, sono il potenziamento della ricerca accademica e dello sviluppo delle varie intelligenze artificiali.
Gli investimenti effettuati dai due paesi sono sbalorditivi e mostruosi e si parla di miliardi e miliardi di dollari destinati all’indagine sulla biotecnologia e nel mondo della robotica.
La conquista del predominio nel sopracitato contesto permetterebbe di modernizzare e perfezionare tecniche che sarebbero fondamentali tanto nel ambito legato alla sorveglianza e al controllo individuale quanto sul piano politico e militare.
Infatti è proprio l’incremento dei fondi erogati dalle autorità cinesi in questo campo che desta preoccupazione alle elites politiche americane, specie considerando il fatto che Pechino negli ultimi anni abbia stanziato somme maggiori rispetto a Washington.
La Casa Bianca sente essere messa in discussione la sua egemonia anche nell’attività investigativa e nel progresso tecnico, apparendo come un impero che perde gradualmente sempre più potere e capacità intellettive.
Il dominio del Pentagono viene fortemente criticato e contestato da una comunità scientifica cinese che ha notevolmente incrementato il proprio prestigio e le proprie competenze,scavalcando la classe accademica americana sulla produzione di pubblicazioni e trattazioni, con la consapevolezza degli USA che l’influenza e le facoltà tecniche e sistematiche cinesi aumenteranno esponenzialmente nei prossimi due lustri.
Nell’ottica dello sviluppo tecnologico va inserito anche il così detto “nuovo petrolio”, ovvero quella miriade di dati ed informazioni personali che rappresenteranno la nuova causa ed il movente principale per i futuri scontri che vedranno come protagonisti sul palcoscenico mondiale le avanguardie informatiche ed ingegneristiche.
Il mondo virtuale e in particolare Internet
sono gli spazi nei quali si possono ricavare ed acquisire un maggiore numero di elementi ed indizi privati che consentirebbero di essere utilizzati per fini e scopi speculativi ed affaristici.
Il valore dei dati è così grande e considerevole che lo studio dei vari trend ha permesso di manipolare e pilotare le diverse campagne elettorali americane inerenti alle elezioni presidenziali e se inizialmente il loro utilizzo potesse apparire innocuo, il loro sfruttamento in un futuro prossimo potrebbe consentire politiche repressive e discriminatorie nei confronti di persone e soggetti non allinei a determinate posizioni.
Da questa angolatura va inquadrato il programma della nuova Agenda globalista che si pone come obiettivo quello di strutturare e organizzare un sistema di sorveglianza e vigilanza planetario che acconsentisse ad un’ispezione costante ed assidua delle menti e dei corpi.
“Il controllo delle macchine sugli uomini” è un concetto che Renato Curcio espone perfettamente e in maniera esaustiva nella sua ultima opera, apparendo attuale e corrente alla luce della rivoluzione scientifica e tecnologica.
L’uso intensivo dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme digitali rende l’uomo schiavo, apatico e impotente di sviluppare pensieri critici e avversi a quello dominante, in quanto adopera i distinti meccanismi come mezzo di propaganda e diffusione ideologica.
Lo studio di tali dinamiche ci porta a considerare come fine ultimo dei plutocrati occidentali e dei vampiri di Davos, la costruzione di una società di stampo orwelliana; una comunità internazionale iper controllata e continuamente violata della propria privacy e intimità.
In questa analisi si ripropone il paradigma del sistema capitalistico, ovvero di un rapporto squilibrato fondato sullo sfruttamento e l’impoverimento delle masse, inteso come culturale, economico e dialettico.
Un futuro libero e dignitoso prescinderà dalla vittoria di governi e Paesi che non vorranno fare del progresso tecnologico e dei suoi dispositivi un’arma di seduzione e controllo delle coscienze e del mondo.