Un anno è passato…
Un anno da quella data…
Un anno dove gli italiani hanno conosciuto l’apartheid del Green Pass, la guerra, la caduta del governo, il caro bollette, il caro vita ed una crisi generale, politica, sociale, culturale ed antropologica senza precedenti.
I neo-colonialisti, come li ha definiti il Presidente Putin, non conoscono né pace, né tregua, si sono “attaccati alla gola” dei popoli e non lasciano la presa.
Dopo 30 mesi di emergenza pandemia siamo sull’orlo di una terza guerra mondiale, scatenata dagli americani e dalla Nato, combattuta per procura da Kiev, sostenuta dagli occidentali.
Dopo arresti preventivi di massa, lockdown, vaccini, bavagli, distanziamenti e Green Pass, ecco nuove emergenze figlie della guerra e dell’imperialismo atlantico…
Caro energia, caro bollette, caro vita… aziende, lavoratori e famiglie sull’orlo del fallimento!
Fame, carestia, gelo ed economia di guerra, sempre capitalista, nel futuro dei popoli…
In questo anno il regime ha risposto con blindati, manganelli ed idranti; con carcere e processi contro i dissidenti ed una criminalizzazione mediatica da dittatura sudamericana!
Dopo un anno Fabio, ragazzo ventenne, è ancora nelle patrie galere.
Il sottoscritto è stato, dopo mesi di prigionia, aggravato già da sorveglianza speciale e Daspo, messo di nuovo agli arresti domiciliari dalle 19 alle 7…
Un anno dove il regime si è accanito contro i ribelli e ad alcuni non lascia pace.
Paghiamo il 9 ottobre? Certamente!
100.000 persone contro la tirannia globalista non si erano mai viste.
Ma paghiamo non solo i numeri, ma lo spirito di quella giornata e la nuova teoria delle liberazione nata, edificata, forgiata ed oggi rilanciata in questi 31 mesi di resistenza!
Il Popolo di Piazza del Popolo non è frutto solo dell’emergenza contingente, è IL NUOVO POPOLO DEL DISSENSO, che solo noi abbiamo conosciuto e compreso, perché vissuto dalla primissima ora e con esso abbiamo vissuto momenti incredibili di mobilitazione, cultura, partecipazione…
Non solo piazze, ma cene, incontri, dibattiti, anche scontri, ma che ci hanno unito, fatto conoscere e soprattutto fatto nascere questa resistenza, oggi sempre più matura e consapevole.
Questa resistenza è oltre il 900 e totalmente anti-ideologica.
Fuori dagli schemi conosciuti fino al 7 marzo 2020.
Semplicemente perché non ha radici ideologiche ed europee…
Noi italiani e popoli del Vecchio Continente abbiamo solamente aperto le vele…
E queste vele sono state gonfiate dai venti populisti, comunitaristi e sovranisti provenienti da Est e da Ovest…
Venti di ribellione ed insorgenza al globalismo soffiati da Donald Trump e il popolo americano, dalla Russia e dal Presidente Vladimir Putin!
Questa resistenza combatte contro il nuovo ordine mondiale, è internazionale ed anti-globalista, ama Trump e Putin.
È benedetta da Viganò, ha fede ed è profondamente cristiana, nonostante Bergoglio ed il Vaticano. Legge Fusaro. È popolare ed identitaria. È contro la resilenza, contro rossi e neri, fucsia e bluet, contro il mainstream e il politichese, è contro la guerra e vuole uscire dalla Nato e dall’UE.
È resistenza al golpe globale del Great Reset, all’agenda di Davos, al Wef e all’Oms.
Ha innalzato e continua ad innalzare solo il TRICOLORE, bandiera diventata simbolo delle piazze e della lotta di liberazione nazionale.
Aver capito valori, principi e spirito di questa nuova resistenza è forse “il reato” più grave che abbiamo commesso, proprio per questo il regime stringe le catene ai nostri polsi e continua a comprimere ogni nostra forma di azione e mobilitazione.
Quei 100.000 non sono quelli raccontati da Landini, dai media addomesticati e di regime, o quelli che hanno tentato di dipingere Procura e Questura… quei 100.000 sono PENTECOSTE DI LIBERTÀ, LAVORO, DIRITTI SOCIALE, PACE, INDIPENDENZA NAZIONALE E SOVRANITÀ POPOLARE… sono FEDE E CORAGGIO!
Sono Don Camillo e Peppone, finalmente uniti al fianco degli oppressi contro l’oppressore.
Il 9 ottobre è resistenza!
È forza propulsiva, è PENSIERO ALTRO e ATTIVISMO, è rivoluzione in corso…
Rivoluzione che ha già il suo Pantheon, da Costanzo Preve al Premio Nobel Montagnier, da Bannon a Dugin, da Viganò a Fusaro…
Risoluzione che ha già i suoi caduti e martiri:
Ashli Babbitt, uccisa dalla Polizia il 6 gennaio 2021 a
Capitol Hill e Darya Dugin, fatta esplodere dal terrorismo ucraino lo scorso 20 agosto!
E ancora il professor Giuseppe De Donno ed il dottore Domenico Biscardi.
Tutto questo è stato il 9 ottobre, tutto questo è oggi questo 9 ottobre: è Italia Libera, è il popolo del dissenso, è il fronte unitario della resistenza.
È una rivoluzione scoppiata il 7 marzo del 2020, che è stata tracciata a Piazza Bocca della Verità il 5 settembre del 2020, cresciuta nelle rivolte dei campanili dell’autunno delo stesso anno, che è diventata popolare nelle lunga estate del 2021 contro il Green Pass.
Rivoluzione che ha popolare Roma il 9 ottobre e si è rafforzata al Porto di Trieste e ha visto momenti di aggregazione e partecipazione poi a Circo Massimo e Piazza San Giovanni.
Rivoluzione che oggi dice no alla guerra, si affida a San Giorgio e continua a chiedere Pace, Libertà, Lavoro e Giustizia Sociale.
Tutto il resto sono strumentalizzazioni… tutto il resto è… noia.
Buon 9 ottobre a tutti i dissidenti.
Giuliano Castellino