Si conclude oggi (IERI, NDR) la più vergognosa e disgustosa campagna elettorale della storia di questo paese.
Una campagna elettorale vomitevole che ha mostrato il peggio del peggio sotto tutti i punti di vista.
La sinistra italiana, che si identifica nel partito delle élite neoliberiste globaliste dei poteri forti, il PD, che dichiara apertamente il suo servilismo al nostro padrone, gli Stati Uniti, pronto a continuare l’agenda Draghi, quella dettata dai loschi membri di Davos del WEF, tra transizione ecologica e piani di ripresa e resilienza, i nuovi inganni globali da far digerire al popolino dopo la truffa del coso 19.
L’imminente, nonché inesistente, pericolo fascista sbandierato e propagandato ad ogni intervista, in ogni articolo, all’interno dei pilotati talk show televisivi.
La continua retorica del necessario sacrificio dei cittadini per giustificare le giuste sanzioni alla Russia di Putin e il sostegno economico e militare all’Ucraina che, attraverso il fantoccio della NATO Zelensky, chiede ogni giorno sempre di più all’Europa e all’Italia per resistere all’invasore e sconfiggere il criminale Putin.
Dalle bollette iperboliche, al caro carburante, dalle speculazioni folli dei mercati alle inesistenti iniezioni di danaro per le imprese e le famiglie, dalla pasta cotta a fuoco lento al gelo delle abitazioni, perché così è e così dev’essere!
Il centro destra guidato da Salvini e Meloni che ripete a pappagallo praticamente tutto ciò che fa piacere all’Europa e a Washington, in modo tale che possa portare avanti una volta al governo(come accadrà) l’agenda 2030 dettata dalle élite mondialiste, a favore delle banche e delle grandi multinazionali, in modo tale da spingere l’Italia nel baratro e terminare il lavoro iniziato proprio dal prescelto della sinistra Mario Draghi, premiato come statista dell’anno!
Calenda, Renzi e Conte che in giro per l’Italia hanno impartito lezioni di populismo per accaparrarsi consensi inutili ai fini elettorali: dal farlocco reddito di nullafacenza al, buonismo migratorio clandestino, all’accoglienza ad oltranza.
Una miriade di partitucoli infine che si sono arrogati il diritto di chiamarsi e considerarsi come gli ANTI SISTEMA.
Da Rizzo e Toscano a Paragone e Adinolfi, da Cunial e Barillari(sicuramente i più credibili) agli ectoplasmi Grimaldi e Musso, chi più e chi meno hanno proposto è candidato nelle loro liste personaggi che definire discutibili sarebbe un eufemismo: ex sostenitori dei vaccini museruolati, ex leghisti o comunisti, filo-cinesi, nazisti del battaglione Azov e dulcis in fundo finti portulali o ex commissari in cerca di poltrone!
Davvero ne abbiamo visto e letto di tutti i colori come nel più farsesco dei teatrini!
L’incoerenza allo stato puro, un insulto e un’offesa al vero fronte del dissenso!
Una degna campagna elettorale di un paese allo sbando insomma, paralizzato e incatenato da un regime ormai divenuto totalitario che nulla ha a che vedere con la democrazia tanto sbandierata da finte destre bluette e circensi sinistri arcobaleno.
Un paese ormai privo di ogni idea e di ogni logica razionale di vero cambiamento.
Un cambiamento che mai potrà passare attraverso le elezioni di questi cialtroni da balera che si auto definiscono politici pronti a guidare il paese e a rappresentare l’Italia, in Europa e nel mondo.
Gli unici a poter organizzare quel cambiamento tanto sperato da 15 milioni di italiani non saranno sicuramente dentro al Parlamento e ai palazzi del potere.
Il cambiamento vero sarà nelle strade, nelle piazze, ad ogni angolo di questo agonizzante paese stritolato dalla morsa della tirannia tecnosanitaria, dall’incessante avanzare del regime mondialista, del globalismo, del l’unipolarismo.
Italia libera e Movimento Imprese Italiane uniti per la resistenza, per riunire ed unire il vero fronte del dissenso.
Non vi daremo tregua
Maurizio Pinto
Movimento Imprese Italiane – ITALIA LIBERA