I GLOBALISTI VOGLIONO EDIFICARE IN ITALIA LA CITTÀ DEL SOLE DI CAMPANELLA
Ancora una volta l’area dem-grillina (che comprende anche “Insieme per il futuro“, ossia l’ennesimo soggettino politico di ispirazione centrista con convergenza a sinistra, fondato dall’ex grillino e non ex -sigh!- ministro degli esteri Luigi Di Maio), con il sostegno delle destre, mostra a pieno titolo il totale distacco dalla vita reale dei cittadini italiani.
I globalisti da qualche giorno hanno trovato una nuova e importante – secondo loro – battaglia di umanità da portare avanti nel solco dei diritti civili 2.0, stavolta è il turno dello ius scholae.
In sintesi, tale proposta parlamentare prevede l’accelerazione per il conseguimento della cittadinanza italiana per i minori che arrivano in Italia prima dei dodici anni e che abbiano portato a termine un percorso scolastico di almeno cinque anni.
La cittadinanza italiana è un fatto serio, non stiamo parlando di un qualsivoglia benefit che si può ottenere facilmente come i bollini di una qualsiasi raccolta punti fedeltà in stile GDO (grande distribuzione organizzata); inoltre se per assurdo lo ius scholae dovesse passare alla camera e al senato, esso consentirà a molti immigrati che dovrebbero essere espulsi, di non poter più essere espulsi perché, secondo la nostra legislazione, un parente fino al quarto grado di un italiano non può essere espulso.
Per cui, tramite il finto buonismo radical chic della sinistra nostrana che antepone i diritti civili 2.0 a quelli sociali infischiandosene di quest’ultimi, con lo ius scholae si usano i bambini per agevolare una modalità che protegge gli adulti che sbagliano.
Dopo una pandemia di due anni non del tutto terminata, un conflitto bellico in Ucraina che ha superato già i cinque mesi in cui l’Europa partecipa per procura contro la Russia, con l’inflazione più alta degli ultimi trent’anni e con la prospettiva di un autunno non caldo ma caldissimo per le famiglie italiane dal punto di vista economico, i progressisti pensano a temi divisivi come: ius scholae, legalizzazione della cannabis e ddl Zan.
Temi tra l’altro per nulla compatibili con l’agenda di governo di unità nazionale come quello attuale nato dalle ceneri del Conte II, ma il sogno utopico di edificare in Italia una Città del sole per i sinistri è troppo forte e va oltre la cognizione umana.
Raffaele Schiavone