di Roberto Bianchini
I due eroi dei media di queste ultime settimane, Murgia e Vannacci, i due volti di una destra conservatrice e di una sinistra progressista, amati ed odiati a seconda dell ottica ideologica. Il dato più rilevante che balza all occhio del trattamento riservato ai due, é che, come al solito, abbiamo la femminista progressista rivoluzionaria da una parte, portata alla ribalta dalla critica a seguito, purtroppo, più dalla sua prematura scomparsa che dai libri che ha scritto, e dall’ altra l eroe conservatore della patria che si scopre scrittore e denuncia la deriva sociale che sta prendendo la nostra italica popolazione. Ovviamente rigettato, dal sistema e dai suoi stessi compagni di merende, dato che, dopo i servizi resi alla NATO, addirittura Crosetto ne ha preso le distanze.
Noi restiamo a guardare il gioco del sistema, dei media e credo che mantenere lucidità e obbiettività nella valutazione di tutto sia la migliore cosa.
Eroi imposti dal sistema non fanno bene, c è sempre del marcio dietro. Di Figliuolo ce n è bastato uno a ricordarci che la divisa oggi, o forse da sempre, non sempre è sinonimo di amore per la Costituzione ma il più delle volte amore per lo stipendio oggi e per una buona pensione domani. Sulla Murgia, poco da dire, in rispetto alla sua scomparsa mi sembra inutile parlare della sua pochezza, esaltata solo dai salotti radical chic progressisti di sistema.
Aspettiamo gli eroi del popolo, di quelli abbiamo bisogno.