Giuliano Castellino
Meglio tardi che mai!
Ora anche “a sinistra della sinistra della sinistra della sinistra” attaccano il segretario generale della Cgil Landini.
Certo, per svegliare una certa “compagneria” c’è voluto il solito fantasma di “fiamme e fiammette” e l’invito al Congresso della Cgil alla Meloni…
Ma almeno è servito, finalmente, a far aprire gli occhi a chi sembrava cieco.
L’abbraccio tra Landini e Draghi non era bastato, è servito quello con l’attuale Premier, ma ora il sindacato più grande d’Italia finisce sotto “assedio” da più parti.
Chissà, magari un giorno anche la manifestazione fuori la Cgil contro l’apartheid del Green Pass e il voler assediare (non assaltare) il sindacato del padrone, colpevole di essersi venduto al capitalismo terapeutico, sarà ricordata come una grande mobilitazione di popolo, lavoratori e proletari e non più utilizzata per attaccare e criminalizzare dissidenti e resistenti.
Alla lunga la verità viene sempre fuori…
(https://contropiano.org/news/politica-news/2023/03/12/landini-e-meloni-ma-quale-rispetto-0158228)