LA PRINCIPALE BATTAGLIA DELLE SINISTRE ITALIANE DIVENTA LA DIFESA DELLE COMMISSIONI BANCARIE…
“Sono felice che sul tema della moneta elettronica si è ritrovata una totale coesione della sinistra – Partito Democratico, Sinistra italiana, Movimento 5 Stelle, e molti commentatori – tutti finalmente uniti nella difesa della moneta bancaria, unità che non si vedeva da un sacco di tempo e soprattutto incentrata sulla possibilità di difesa di pagare col Pos il taxi e l’aperitivo, diventata la principale battaglia della sinistra nella legge di Bilancio”.
Così ha commentato la battaglia in difesa delle banche, e contro il denaro contante, portata avanti dai vari partiti dello schieramento politico di sinistra, il Sottosegretario all’Attuazione del Programma, Giovanbattista Fazzolari.
“Non la difesa dei lavoratori o delle categorie più fragili, della questione sociale, ma la moneta elettronica delle banche. Sintetizzando il tutto “Hasta la visa siempre’”, ha commentato ironico Fazzolari.
Per una certa fascia di acquisti, come è noto, il Governo guidato da Giorgia Meloni ha abolito l’obbligarietà del POS per le attività commerciali.
Infatti, a partire dal 2023 le sanzioni scatteranno solo per i pagamenti sopra i 60 euro. Sotto questa cifra i commercianti potranno rifiutarsi di accettare il pagamento con la moneta elettronica.
Secondo il governo questa misura è volta “ad aiutare i commercianti che devono far fronte all’inflazione oltre che al costo delle commissioni bancarie che arrivano anche a superare il 2% della cifra incassata”.
L’abolizione dell’obbligatorietà del pagamento elettronico per le piccole somme ha scatenato le opposizioni di sinistra, fin qui divise su tutto, ma che sulla tutela degli interessi delle banche hanno ritrovato la forza e la voglia di marciare unite.
Dalle battaglie per la classe operaia alla difesa della moneta elettronica (e delle commissioni bancarie) per il taxi e l’aperitivo il passo è breve…
di Angelica La Rosa
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Destra e sinistra continuano ad essere alternanza senza alternativa del globalismo liberal-capitalista! (Ndr)