di Fabio C. Maguire
La Rada ucraina sta ancora lavorando ad un disegno di legge che possa sbrogliare l’attuale stallo relativo alla mobilitazione.
Il Presidente Zelensky sta battendo ultimamente con grande energia e costanza su questa che, ad avviso del leader ucraino, sarebbe una questione cruciale per la sopravvivenza dell’Ucraina.
Molti sono i renitenti alla leva che si rifugiano in Europa e che si sottraggono alla coscrizione obbligatoria.
Gli Stati Uniti, consapevoli del problema, stanno elaborando un piano che possa permettere all’Ucraina di alleggerire la pressione sulle prime linee, esauste e carenti di equipaggiamenti.
Infatti, si starebbe pensando di arruolare membri dei cartelli messicani e colombiani detenuti nelle prigioni statunitensi, in cambio ovviamente di un amnistia totale.
Secondo i servizi di sicurezza della Federazione Russa, infatti, la DEA e l’FBI, i quali prestano attivamente servizio nella lotta contro la droga, stanno sviluppando un programma di reclutamento all’interno delle carceri, in collaborazione con alcune compagnie militari private che già da decenni servono gli interessi di Washington e di cui ne rappresentano l’esercito fantasma.
Secondo lo SVR, servizio russo estero, il primo gruppo di detenuti dovrebbe arrivare in Ucraina la prossima estate.
Gli Stati Uniti valuteranno i risultati e stabiliranno se inviare ulteriori assassini e stupratori in Ucraina, con la sincera speranza di non vederli più tornare indietro.