Non è l’attrazione degli opposti, né tanto meno una loro coincidenza, è l’atto stesso di riconoscere, in fine, ragionevolmente, l’evidenza della realtà, seppure provenendo da origini tra loro conflittuali e differenti.
Non è l’attrazione degli opposti, né tanto meno una loro coincidenza, è l’atto stesso di riconoscere, in fine, ragionevolmente, l’evidenza della realtà, seppure provenendo da origini tra loro conflittuali e differenti.