Questa mattina ho guidato una nostra delegazione ad Hammamet, Tunisia, nel piccolo cimitero cattolico dove è sepolto Bettino Craxi.
Abbiamo reso omaggio all’ultimo leader del socialismo italiano, lasciato morire esule, perseguitato dai “golpisti” di mani pulite.
Quel colpo di Stato – ordinato oltre Oceano dopo la Caduta del Muro di Berlino, iniziato con l’assalto del Britannia – aveva lo scopo unico di liquidare la vecchia classe dirigente politica per fare spazio ai futuri camerieri del globalismo di Washington e Bruxelles.
Craxi – ultimo patriota, l’Uomo di Sigonella, dei fiori a piazzale Loreto e del Socialismo Tricolore – era il nemico numero uno di chi aveva pianificato la svendita dell’Italia.
Con Craxi sono morte anche quel briciolo di sovranità popolare ed indipendenza nazionale che ancora avevamo.
Avanti Bettino Craxi!