GIULIANO CASTELLINO SCRIVE A GIORGIA MELONI
Cara Giorgia,
da giorni, da quando una tua vittoria e una tua ascesa a Palazzo Chigi potrebbero potenzialmente concretizzarsi, stampa e tv sono partiti con la macchina del fango.
Un vero schifo!
Inchieste, reportage, foto vecchie di anni, scattate magari ai margini di un evento e fatte passare per chissà quale incontro, e tanto altro ancora.
I giornaloni nazionali, e perfino internazionali, hanno iniziato a massacrarti: nessun rispetto per lady Aspen…
Pure i magistrati hanno contribuito con le solite inchieste e i consueti arresti ad orologeria.
Insomma, lo stesso mainstream che fino a qualche tempo fa ti coccolava e ti blandiva, per liquidare prima Berlusconi e poi Salvini, oggi vuole liquidare te, diventata il nemico numero uno del lato sinistro del deep State nostrano.
Solita pellicola.
Repubblica sforna reportage quotidiani di pessimo gusto, esempi di “giornalismo” che definire basso e fazioso sarebbe un complimento, e il tutto mentre l’Italia va in malora.
Ma, dove voglio arrivare?
Qual è il senso di queste mie parole?
Ti scrivo per dirti che io, che noi… sappiamo bene cosa significhi, cosa si provi a stare in quello che oggi è un posto che anche tu stai conoscendo.
Anche oggi che riguarda te, quindi, diciamo no a tutto questo, al fango del mainstream, del pensiero unico e del monopolio mediatico-terroristico.
No alle toghe militanti, alle criminalizzazioni, all’azione repressiva del sistema.
Ma, cara Giorgia, ricorda, e fanne tesoro, che questi pennivendoli, questi giacobini in toga, questi “angeli” in divisa pronti a servire l’oppressore sono tali anche quando si scagliano contro i veri dissidenti, quelli che finiscono pure in galera, gli stessi contro i quali sei stata la prima a puntare il ditino.
Invece che invocare pene severe, scioglimenti e maggiore repressione, ricorda, e comprendi, che sempre della cricca del “Ministero della verità” si tratta.
Gli stessi che, dopo averti sdoganata, massacrano te, cercando fantasmi nel tuo passato e violando l’intimità della tua famiglia, hanno fatto questo e altro contro di noi, e tu stavi con loro.
Noi ti combattiamo e vogliamo vederti perdere, perché sostenevi Monti e sei sempre stata ambigua su Bruxelles e Bce, perché non ti sei opposta ad Oms e tirannia sanitaria, perché sei stata la finta opposizione che ha sostenuto green pass, ricatto sul lavoro e vaccini obbligatori e perché, dulcis in fundo, ti sei schierata con NATO e guerra alla Russia.
Su questo vogliamo vederti perdere, non certo a causa delle porcate di un Berizzi.
Non siamo come te, non siamo Lollobrigida o la Santanche’, il male è sempre il male, anche quando colpisce chi si è dimostrato un tuo acerrimo nemico.
Giuliano Castellino