Era dicembre…
Pochissimi italiani conoscevano Alfredo Cospito, la sua storia e la sua condizione penitenziaria.
Decidemmo, per il 30 dicembre, di fare un evento per i detenuti… tra questi inserimmo anche Alfredo Cospito.
(Quante polemiche…)
Quel 30 dicembre fu un evento importante.
Al centro della mobilitazione mettemmo l’abrogazione del 41 bis, delle leggi speciali e denunciammo il sistema emergenziale come prassi repressiva.
Quella giornata veniva dopo la nostra adesione alla prima maratona organizzata da Umberto Baccolo sempre per Alfredo Cospito e contro il 41 bis.
Ora tutta Italia conosce la storia di Alfredo e il tema del 41 bis è diventato dibattito politico, nazionale e popolare.
In perfetta solitudine decidemmo di schierarci con Alfredo Cospito e contro il 41 bis, oggi siamo in migliaia.
Da Scalzone a Mastella, dal fondatore di Lotta Continua alla vedova Tortora. Da chi stava con Pinelli quando “volò” dalla Questura di Milano a Craxi.
Da Lupacchini a ex detenuti.
Intellettuali, professionisti, avvocati, dissidenti… politici e comuni…
Non avremmo i denari dei grandi partiti.
Non abbiamo la visibilità mediatica per lanciare le nostre lotte e mobilitazioni e quando andiamo in TV o abbiamo spazi dobbiamo pensare sempre a difenderci da criminalizzazioni e narrazioni dominanti.
Non siamo simpatici a “figli dei fiori” e paci-finti vari”…
Non siamo capiti né a destra né a sinistra, perché siamo andati oltre e abbiamo deciso di sfidarli entrambi…
Ma sia la dittatura sanitaria o la guerra in Russia, sia la lotta per uscire dalla Nato o il 41 bis, siamo sempre quel passo in avanti che segna il cammino.
Come diceva Bobby Sands: il nostro giorno verrà.
Giuliano Castellino
Capo Politico Italia Libera