di Fabio C. Maguire
Seymour Hersh ha recentemente pubblicato un importante inchiesta circa i fatti dei gasdotti North Stream risalenti a settembre.
L’articolo redatto dal premio Pulitzer si apre esponendo dettagliatamente l’avversione degli Stati Uniti nei confronti del Nord Stream e le molteplici preoccupazioni derivanti da questi.
Infatti l’infrastruttura del Baltico avrebbe permesso alla Germania di aumentare le proprie importazioni di gas russo a basso prezzo, edificando una via diretta che avrebbe unito e avvicinato, in termini economici e commerciali, Mosca e Berlino.
Il piano per sabotare le due principali vie di rifornimento tedesche fu progettato, sotto l’amministrazione Biden, a partire dal 2021 ed eseguito nel giugno dell’anno successivo quando, durante un esercitazione militare NATO, alcuni agenti della Marina statunitense avrebbero piazzato diverse cariche esplosive lungo il corpo della struttura.
Hersh attribuisce la responsabilità alla CIA che sarebbe stata supportata dall’intelligence norvegesi, le ultime anche loro con una diretta partecipazione all’operazione.
La detonazione avvenne tre mesi più tardi per mezzo di una boa sonar, sganciata dall’aviazione norvegese, che avrebbe prodotto lo scoppio, facendo esplodere tre condutture su quattro.
Il reportage si fonda su alcuni rivelazioni di una fonte, rimasta anonima per preservare la propria incolumità personale, che avrebbe avuto un ruolo chiave e avrebbe partecipato attivamente al sabotaggio.
Washington, a seguito della pubblicazione, negò tutte le accuse, affermando come esse siano infondate e viziate da un’insufficienza probatoria.
Il dossier scritto da Hersh potrebbe smuovere profondamente gli equilibri geopolitici internazionali perché l’azione potrebbe essere considerata come un vero e proprio, ma anche mortificante, attacco di guerra nei confronti della Germania.
Le parole del celebre investigatore devono ancora essere confermate e ulteriori indagini sono state disposte dalle autorità inquirenti tedesche che tentano di fare chiarezza sulla vicenda.
Nel frattempo la Casa Bianca smentisce il tutto definendolo “una totale invenzione”, continuando a dichiarare che “non ci siano informazioni che possano avvalorare quelle già riportare nell’articolo.”
Sul caso si è espresso anche il Cremlino che ha giudicato il fatto come un “atto di terrorismo internazionale”, ribadendo come i responsabili, gli esecutori quanto i mandanti, non debbano restare impuniti.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha tenuto una conferenza con alcuni giornalisti stranieri, commentando come l’intenzione degli USA sia quella di “non solo risolvere la questione russa bensì anche quella tedesca, in modo che Berlino non abbia mai più un ruolo nel panorama politico globale.”
La Russia ha quindi richiesto un repentino intervento delle Nazioni Uniti e un’immediata riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, riferendo altresì che si debba avviare un’inchiesta che possa evidenziare e chiarire tutte le criticità del caso.
In conclusione va detto e sottolineato come i media mainstream abbiano censurato la notizia o abbiano prontamente smentito e bollato come “vecchio cronista in cerca di fama” Seymour Hersh.
Quest’ultimo ha spiegato come sia “abituato alla reazione del mainstream, rivedo uno schema già incontrato in molte volte nella mia carriera da reporter; ho una lunga esperienza in reportage giornalistici basati sulle rivelazioni di fonti che non nomino perché non posso nominare.”
Il suo commento alla risposta dell’opinione pubblica prosegue ricordando come la stessa condotta omertosa e ridicolizzante sia stata tenuta dai fedeli cronisti di regime anche in occasione della divulgazione del massacro di My Lai, in Vietnam compiuto dai Marines americani; “avevo cercato di convincere le due riviste più importanti dell’epoca, Life e Look, a pubblicare la storia, ma senza successo.”
Tutte le grandi rivelazioni che hanno messo a nudo e mostrato il vero profilo crudele, assassino e terrorista degli Yankee, sono state inizialmente smentite e banalizzate dal Pentagono anche se ,tutti i suoi scritti, si rivelarono poi fondati e veri e contribuirono al suo successo professionale.