L'Italia Mensile

FRANCIA: UN SOVRANISMO NON ABBASTANZA POPOLARE LASCIA SPAZIO AL POPULISMO DI SINISTRA

Ancora una volta l’alleanza giacobina tra centro tecnocratico, sinistra frontista e destra conservatrice ha sbarrato la strada a Marine Le Pen.

La Francia sembra ingovernabile.

Tra Macron – iper-liberista – e una sinistra – che promette di moltiplicare i diritti sociali – sembra non esserci nulla in comune, né punti di sintesi.

L’unione in nome dell’antifascismo (in assenza di fascismo) sembra solo spianare la strada a un governo tecnico, sempre più propenso ad essere eterodiretto da Bruxelles e Washington.

Con buona pace della Nato e del capitalismo guerrafondaio che vorrebbe la Francia locomotore verso la terza guerra mondiale.

Ovviamente lo strumento di vittoria di questo inciucio è sempre quello del doppio turno e di una legge elettorale antidemocratica ed anti-popolare.

La desistenza ha permesso di costruire alleanze “contro qualcuno” e non “per fare qualcosa”.
Ed ecco che l’ex fronte nazionale francese da prima formazione è arrivata terza.

Comunque proviamo a fare analisi più profonde.
A differenza degli “antifa” non ci interessano inutili scontri legati al secolo scorso e superati dalla storia, ma costruire presente e futuro.

Il successo, seppur viziato della sinistra populista ci apre a una lettura più profonda di questo risultato elettorale: al Rassemblement National è mancata una proposta ancora più decisa sulle questioni sociali che dilaniano la Francia.

Il sovranismo di Le Pen e Bardellà, nel tentativo di presentarsi come “moderato” e legato troppo ad un anti-islamismo “tutto francese”, ha finito per attenuare troppo la propria critica al capitalismo delle multinazionali e al neo-liberismo dell’Unione Europea e dell’Occidente.

Un sovranismo troppo poco popolare si è fatto battere da una sinistra molto populista.

Non dobbiamo commetteremo questo errore: il sovranismo o è popolare o non è!
Bisogna sempre unire inscindibilmente la difesa dei valori identitari con la lotta per la giustizia sociale e il superamento delle follie del neo-liberismo.

Poi ci sono i dati positivi.
Il Front National è cresciuto superando il concetto di “destra/sinistra, cosa che faticosamente stiamo tentando anche in Italia.

Questa è la strada, seppur ancora difficile nell’Italia delle divisioni e della politica da tifosi.

Nonostante le difficoltà è costruzione di una nuova teoria politica, sovranista popolare, che supera gli steccati del 900, l’unica possibilità per una vera opposizione anti-globalista.

Altrimenti con il giochetto antifascismo – anticomunismo (in assenza poi di fascismo e comunismo!) il regime al soldo della Nato e dell’Ue rimarrà in vita per altri 100 anni.

La volontà di costruire un’Italia sovrana e popolare non deve essere una tantum su alcuni temi, ma il consolidamento di un programma alternativo alla tirannia neo liberista di qualsiasi risma.

Il tempo delle emergenze sembra finito.
È arrivato di nuovo l’era del finto scontro destra-sinistra, mentre ci portano alla guerra e alla fame.

Solo il Sovranismo Popolare può salvare l’Italia e tutti i popoli in lotta per la libertà, l’indipendenza e la giustizia sociale.

Un commento su “FRANCIA: UN SOVRANISMO NON ABBASTANZA POPOLARE LASCIA SPAZIO AL POPULISMO DI SINISTRA

  1. questo articolo dell’admin, è , a mio avviso molto importante per definire i paletti entro cui dovrà svolgersi l’azione politica della COMUNIITA MULTIPOLARE. Spero perciò che ci siano molti commenti . Intanto provo io a fare le prime considerazioni che mi vengono in mente.

    Non credo che la situazione della Francia e della Italia sia totalmente sovrapponibile. In Francia la lotta destra/sinistra ha ancora significato reale. Vichy a differenza di Salò fu cosa seria drammatica divisiva! Il passato coloniale e imperiale della Francia fa il resto. Anche se la Le Pen non avesse attutito i toni antiliberisti, la UNION SACRE’ della REPUBBLIQUE ci sarebbe stata ugualmente!

    Ma è l’ITALIA il paese in cui ahimè , lo scontro destra/sinistra , con il sottoprodotto fasci/antifa , è divenuto una farsa. Noi della COMUNITA MULTIPOLARE lo sappiamo bene e lo andiamo dicendo da tempo! Senonché lo sanno bene anche i nostri veri nemici , quelli che nell’ombra dal dopo Berlusconi in poi , fanno e disfanno i governi , infischiandosene delle elezioni ormai ridotte a sondaggi sanremesi.

    Non a caso ad andare in galera e ad essere sotto sorveglianza speciale non si vede nessun esponente di DEMOCRAZIA SOVRANA e POPOLARE né di LIBERTA’ né di PACE e DIGNITA’

    Vengo al PUNTO: i nostri veri avversari quel deep state italiano formatosi già ai tempi dell’assassino di MORO, legato alla finanza e agli apparati più radicalmente yankee, sono rispetto a NOI un passo avanti nel superamento di quella impasse destra bluette / sinistra fucsia che noi abbiamo chiara solo in teoria ma non nella prassi

    I Crosetto, i Giorgetti , i Piantedosi ( per fare qualche esempio) partecipano con ruoli di comparsa ovvio (vedasi affarone TIM),,,al gioco della grande distrazione di massa offerto dal duo influencer simil Ferragni (Gioggia/SCHLEIN) ma silenziosamente vanno al sodo.

    Un REALE SUPERAMENTO ovviamente in senso drammaticamente involutivo cinico impopolare delle tradizionali divisioni del ‘900

    Un solo ESEMPIO: nel fenomeno del caporalato delle nostre campagne ( spero non me ne voglia l’amico Danilo Galvani)…le ONG dell’ultraliberista Soros forniscono poveri pakistani, afgani, africani ai poveri padroncini (oberati da costi e balzelli non confrontabili a quelli delle multinazionali della alimentazione) che molto probabilmente votano la “patriota antiliberista” MELONI

    E’ su questo nodo complicato che La COMUNITA – a mio modesto avviso- deve agire: non basta più il livello politico , bisogna alzare il tiro. Lo possiamo chiamare a livello METAPOLITICO , O SOCIALE. I nomi servono a poco, Ma è essenziale farlo da subito.

    Mi sovviene la proposta che a molti di noi parve incomprensibile che Rainaldo Graziani ci fece qualche mese fa. Forse è tempo di passare alla CLANDESTINITA… per essere e renderci visibili a quel popolo distratto e ingannato dallo SHOW SOCIAL MEDIATICO ,in cui la colonia ITALIA eccelle

    Ovvio una clandestinità lontana dalla velleitaria suicida modalità degli anni 70 ma che agisca invece in profondità sulla coscienza popolare quella che emerge dalle discussioni ogni tanto anche nei bar tra un like e una occhiata alle cosce della diva di turno o tra gli adolescenti al muretto , o alle curve dello stadio di calcio

    Come? palestre popolari per l’autodifesa attiva, osterie popolari, fattorie agricole autogestite ( e in questo l’amico Galvani ci deve dare una mano) , campagna per la Disdetta del Canone RAI, e dei contratti con la AMERKANA TIM, e in OCCASIONE DEL PROSSIMO ANNO SANTO INCREMENTARE LE INIZIATIVE PER L’AMNISTIA AI CARCERATI E UNIRLA CON LA RICHIESTA DELLA AMNISTIA PER I DEBITORI….ETC ETC….un caro saluto a tutti

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