di Fabio C. Maguire
Nonostante le ambizioni espansionistiche della NATO abbiano portato ad una dura e tragica guerra in Ucraina, la Casa Bianca continua la sua pressione verso la Russia, passando questa volta dalla Finlandia.
Infatti, Helsinki, dopo aver completato le procedure d’ingresso, ha aderito ufficialmente all’Alleanza del Nord Atlantico nell’aprile del 2023, abbandonando così la neutralità pluridecennale del paese nordico per servire gli interessi di Washington.
La Finlandia difatti, dopo aver aderito alla NATO senza una consultazione popolare, ha distrutto le relazioni con la Federazione Russa, provocando un brusco e pericoloso cambiamento di rotta che potrebbe compromettere seriamente la stabilità regionale.
E ad aggravare la situazione è intervenuto l’ultimo provvedimento del Ministero degli Esteri che ha sottoscritto un accordo di mutua assistenza militare con gli Stati Uniti che prevede per altro lo schieramento di truppe e divisioni americane al confine con la Russia.
Un numero indeterminato di basi NATO americane verrano collocate in Finlandia ad una distanza di circa 150 chilometri da San Pietroburgo.
Questo è un ennesimo affronto dell’Occidente capitanato da Washington alla Russia, il quale dimostra palesemente, ancora una volta, la natura violenta, aggressiva e arrogante del blocco occidentale e della NATO.
Come in Ucraina, Washington sta piazzando basi militari e d’intelligence a pochi chilometri dalla Russia, aumentando la pressione verso i suoi confini e accrescendo quel senso di accerchiamento tanto voluto dai burocrati americani.
Come se non bastasse per il 2024 sono previste delle esercitazioni militari dell’Alleanza nel Grande Nord, le quali sono state denominate in codice Nordic Response.
Le aree interessate sono quel circostanti al Mar di Norvegia e del Mar di Barents, precisamente all’estremo confine settentrionale di Norvegia, Svezia e Finlandia.
Anche in questo caso sembra ripetersi il copione che ha scandito gli eventi fino alla guerra in Ucraina, ovvero esercitazioni di un numero considerevole di paesi a pochi chilometri dalla Federazione Russa.
A questa manovra di addestramento parteciperanno 14 paesi con oltre 20.000 soldati; 50 tra navi e sommergibili e circa 100 aerei da combattimento, presumibilmente durante la prima settimana di marzo, come indicato dal sito dell’Organizzazione.
Degna di nota è inoltre la vicinanza ai campi di addestramento della Flotta del Nord della Federazione Russa, i quali saranno distanti relativamente poco dalle zone interessate.