Quella di ieri è stata davvero una festa popolare e libera. Ci siamo ritrovati con decine di famiglie, che hanno dovuto reinventarsi in tutti i modi possibili per sopravvivere al ricatto del lasciapassare verde, il famigerato green pass. Tantissimi gli sportivi, gli atleti e gli insegnanti presenti, accomunati dal fatto di essere stati allontanati dalle palestre e dai centri sportivi per la scelta libera di non essere cavie sperimentali del “siero miracoloso”.
E così, più di 500 persone, tra bambini e adulti, hanno potuto godere di una giornata di sport libero, dalla pallavolo alle arti marziali, dallo Yoga alla meditazione. Un ambiente estremamente pacifico e dedicato al benessere fisico quanto mentale. Durante le varie conferenze tutti hanno raccontato la propria esperienza di resistenza alla prevaricazione dei dominanti, che hanno tentato di imporre il ricatto, pur di farci partecipare alla sperimentazione di massa.
Noi non abbiamo accettato il ricatto. Chi si è riunito ieri non si è sottoposto ad alcun ricatto che prevaricasse la libera scelta, figlia di un vero consenso informato, che è stato totalmente assente. E così, nonostante fosse giugno, fosse caldo e le istituzioni locali abbiano fatto di tutto per rendere scomoda l’area, ci siamo ritrovati, abbracciati e allenati tutti insieme, ognuno con le proprie identità e passioni, ma col rispetto reciproco di chi è nella Resistenza.