Giuliano Castellino
Era il 1994… se non sbaglio.
E sì, 30 anni fa.
La sera prima noi ragazzi di Primavalle stavamo tutti ai giardinetti.
Quello era il posto dove ci ritrovavamo.
Ai tempi eravamo tutti Skinheads.
Proletari. Di borgata.
Quasi tutti delle case popolari e dei lotti.
Eravamo figli di quella stagione di ribellione, un pó patriottica un pó populista.
Sicuramente anti-sistema ed anti-borghese.
Forse da questa parte della barricata più per reazione contro l’avanzata delle sinistre fucsia e arcobaleno, che iniziavano a tradire i diritti sociali per quelli civili, a voltare le spalle al popolo per salire sui carri del Gay Pride.
Di fronte a queste sinistre immigrazioniste, autorazziste e globaliste decidemmo di innalzare il Tricolore.
Da proletari.
Proletari e patrioti.
Ribelli davvero.
Torniamo a quel 14 agosto.
Come tutti i giovani avevamo sicuramente dei sogni…
E quella sera ci salutammo facendoci gli auguri… chi sarebbe dovuto andare a Fregene, chi al Circeo… chi addirittura partire.
E così arriva il 15 agosto…
Al di là dei vari programmi ci ritrovammo tutti ad Hydromania, un noto acqua park vicino il nostro quartiere.
Uno dopo l’altro, senza metterci d’accordo, diventammo una ventina.
E sì. Tutta la banda la completo.
Tutti pelati e tatuati.
E ai tempi lo eravamo solo noi!
Rumorosi.
Con la “gente perbene” che ci guardava tra l’incuriosito e l’impaurito.
Un Ferragosto popolare. Tra fratelli di strada, di vita e di lotta.
Tra scivoli, birre ed i nostri cori.
Uno dei più bei Ferragosto della mia vita.
La bellezza della fratellanza…
Della comunione tra ribelli.
L’essere altro rispetto al gregge.
Molti hanno scelto la strada, altri la lotta politica, quasi tutti la non omologazione.
Con alcuni siamo ancora uniti come ai tempi…
Con tutti siamo uniti da affetto e da ricordi indelebili di gioventù.
Una gioventù che ha formato i nostri caratteri e segnato la nostra strada!
Viva i ribelli.