Rainaldo Graziani
Padrone del mio silenzio e schiavo del pensiero pronunciato eccomi qui con qualche minuto di ritardo.
Era un pomeriggio assolato di 7 anni fa…
Alla Corte dei Brut giunge e soggiorna un amico di Alain De Benoist, di Dragoš Kalajić e di numerosi amici italiani.
Egli è un filosofo politico, ma anche un studioso di simbologie antiche, un mitografo, uno studioso e traduttore delle opere di Renè Guenon, di Julius Evola, di Mircea Eliade e di altre significative anche se meno note espressioni del “pensiero tradizionale europeo”.
A condurlo in Corte due amici e consimili milanesi di cui uno è da vari decenni il suo editore.
Egli rappresenta anche un sodalizio meglio conosciuto come Circolo Južinskij.
Di questo circolo hanno fatto parte uomini di altissimo spessore, filosofi, artisti, alchimisti, esoteristi, tradizionalisti, poeti che, si può ben dire, sono stati tra gli artefici della rinascita dello spirito tradizionale russo.
All’interno di questo “circolo” egli ha interagito con due grandi Maestri: Evgenij Golovin e Ghejdar Džemal’.
Non aggiungo altro a questi due nomi, o meglio a queste due Verticali, se non il fatto di essere due artefici di un irripetibile “atto magico” che tuttora è in fase di compimento.
La mia discendenza, ovvero l’Amicizia tra il mio genitore e Julius Evola, ed i miei interessi nati nei primi anni ’90 riguardo l’ordinamento tecnocratico sono state le “premesse esaustive” per una modulazione di frequenza da parte del nostro interlocutore riguardo alle nostre capacità di ascolto; capacità qui intese secondo la preziosa ed eternamente attuale opera specifica di Plutarco “Circa l’arte di ascoltare.”
In attento silenzio ascoltammo, ci introdusse tre argomenti essenziali: la 4° Teoria Politica, La Teoria del Mondo Multipolare, Il Soggetto Radicale.
Il nostro silente ascolto trasformò il nostro interesse in una iniziale quanto effimera speranza che come per incanto, difatti, divenne subito una imperitura certezza.
La certezza che sia nella dimensione oggettiva che nella dimensione soggettiva si erano appena manifestate, nitide, tre Vie conseguenziali l’una all’altra ed all’altra ancora:
Pensiero Azione Rivoluzione.
Il pensiero Tradizionale riposizionato al centro nell’era della postmodernità.
L’Azione ovvero una prassi politica con una “potenza” specificatamente gramsciana e quindi di assoluta attualità.
La Rivoluzione dello Spirito come “conditio sine qua non” della rivoluzione dei modelli o sistemi sociali, culturali economici e finanziari.
Quando fu richiesta una riflessione su quanto ascoltato e compreso una delle sintesi fu quella di ipotizzare l’utilizzo di un linguaggio universale, ovvero quello dell’Arte, qui inteso in tutte le sue forme e discipline, sia dunque quelle classiche che le nuove forme di linguaggio artistico neonate in questa fase di passaggio dalla modernità alla post-modernità.
Pochi mesi dopo fummo ricevuti a Mosca per presentare 26 slide del progetto “EurasiArt”.
il progetto fu accolto con benevolenza e continuammo dunque a lavorarci.
Le linee teoriche di questo progetto furono presentate nella ricorrenza del centenario della Grande Guerra in un prestigioso monumento artistico italiano.
Da allora sono seguiti sei ani.
Si! Sei anni di lavoro duro, difficile, fatto di approfondimenti, studi, confronti. ora interni ora esterni, ad un mondo che da sempre ha espresso autentiche avanguardie artistiche di una Kultur che poiché proscritta da sempre è dunque rimasta incontaminata dai veleni del liberismo, dell’egualitarismo e del progressissmo.
Quindi si è passati alle fasi di formazione, selezione ed informazione.
Oggi un primo vasto numero di donne e di uomini sono strutturati per consentire l’adesione a questo soggetto transpolitico che è stato denominato EurasiArt.
EurasiArt è stata costituita il 9 di maggio di quest’anno.
E’ una associazione culturale che traduce con il linguaggio universale dell’Arte, declinato in ogni possibile disciplina, l’avvento di un nuovo mondo, un mondo più giusto, Il Mondo Multipolare.
Non più solo una meravigliosa teoria bensì una irreversibile realtà.
Una realtà al passo coi tempi e pronta ad accettare le sfide epocali che ci attendono.
L’astronave è pronta.
Ad ognuno di voi la possibilità di salire sopra di essa.
Ringraziamo Dasha che iniziò con noi questo sogno, che divenne laboratorio e che ora è un’arma strategica per la vittoria dell’Uomo contro il Nulla.
A giorni apparirà il manifesto di EurasiArt.
A voi il diritto/dovere di aderire, lottare e scrivere le pagine della nuova Storia iniziando a scrivere questa storia appena iniziata.
(https://t.me/rainaldograziani)