Evita: Esempio Di Riscossa Popolare E Giustizia Sociale
di Giuliano Castellino
In Argentina esiste una Donna, amata come nessuna, quasi santificata, il suo nome è Evita Perón, donna di umili origini, cresciuta nella periferia di Buenos Aires, divenuta una carismatica trascinatrice di folle e audace paladina delle donne, degli indifesi e guida di un popolo verso la Giustizia Sociale.
Il mito di Evita è diventato simbolo di lotta e di vittoria, di riscatto e di rivoluzione!
Oggi ha un posto nel Pantheon mondiale di chi ha combattuto la causa degli oppressi contro gli oppressori.
La figura di Perón, uno dei più importanti statisti latinoamericani del Novecento, non sarebbe stata la stessa, se non fosse stato per l’importante contributo di Maria Eva “Evita” Ibarguen, sua moglie, ma soprattutto sua compagna di vita e di lotta.
Dotata di una naturale attitudine leaderistica, di un’oratoria magnetica e di un grande carisma – talvolta superiori a quelli posseduti dal marito – Evita fu colei che aiutò a vincere la mobilitazione dei “suoi” descamisados e a trasformarla in un movimento nazional-popolare.
Oggi tutti noi dovremmo prendere spunto da questa grande Donna, perché Evita è dentro in ognuna di noi, per combattere ciò che oggi il sistema ci impone, una dittatura tecno-sanitaria, figlia di quel potere globalista che allora voleva affamare l’Argentina, da decenni stringe il cappio ai popoli ed oggi, ci impone una tirannia mondiale, priva di ogni logica, fatto di vaccini, controllo, applicazioni, tracciamenti e restrizioni, sfoggiando il fatidico greenpass ed oggi scatena guerre e follie resilenti e climatiche.
Vogliamo subire passivamente? Certo che no.
E come Evita, senza nessun timore, dobbiamo ribellarci al tiranno e vincere anche noi la battaglia per la libertà.
Evita è ancora oggi simbolo di coraggio, forza e determinazione.
Che ognuno di noi tiri fuori l’Evita che ha dentro di sé. È il momento di combattere.
Per noi, per i nostri figli, per il nostro popolo.
Per il futuro!
Contro questa tirannia tecno-sanitaria fatta di mascherine, distanziamento, siringhe, controllo totale, apartheid.
Contro questa dittatura che sta portando nuove povertà, disoccupazione e privazione di libertà.
Contro il globalismo guerrafondaio che bombarda popoli e civili.
Contro piani di resilenze e transizioni ecologiche!
Ieri in Argentina erano migliaia di “solo in Camicia” a marciare per la riscossa, oggi siamo noi, Tricolori in alto, a combattere per la liberazione del nostro popolo e la rinascita della nostra nazione.
– Mi ricordo di aver detto, in uno di quegli impeti di reazione: “Un giorno o l’altro le cose cambieranno…” e non so se quella frase fosse una preghiera, una minaccia, o le due cose insieme –