di Fabio C. Maguire
Oggi inizierà l’esercitazione militare della NATO “Air Defender 23” che si svolgerà in Germania e coinvolgerà venticinque paesi con oltre 250 aerei di cui 120 provenienti dagli Stati Uniti.
Lo scenario di base sarà una guerra simulata contro un nemico “immaginario” dotato di una grande e potente forza aerea.
La manovra sarà organizzata per rendere l’operazione più realistica possibile con aree operative, basi tattiche e logistiche in continua comunicazione e movimento.
Al fine di rendere le esercitazioni più efficienti e produttive in termini militari, i jet da combattimento seguiranno rotte di volo realistiche, arrivando fino ai confini orientali del territorio NATO tra l’Ucraina e la Russia.
L’operazione suona come monito a Mosca, come una prova per un’imminente terza guerra mondiale alla quale prenderanno parte anche gli aerei stealth F-35 con capacità nucleare.
Un’esercitazione che potrebbe trasformarsi in una minaccia tangibile alla pace mondiale, in un contesto di guerra dove un minimo incidente o fraintendimento potrebbe essere considerato come un atto di aggressione.
Gli osservatori russi, che potrebbero garantire che l’esercitazione non venga utilizzata per preparare un attacco, non sono stati invitati.
Il governo federale tedesco e l’Alto Comando della NATO non dovrebbero neanche aver comunicato, in via ufficiosa, l’operazione militare che si terrà nel cuore del continente e che è, senza alcun dubbio, un’esercitazione di guerra per un potenziale quanto prossimo conflitto con la Russia.
Inoltre, potrebbe divenire particolarmente pericoloso se Kiev decidesse di sfruttare la scia della manovra per lanciare attacchi contro le postazioni russe, proprio nel momento in cui la sorveglianza aerea russa sarà impegnata a controllare le attività della NATO.
Un attacco ucraino su larga scala potrebbe essere imminente.
Kiev cercherà di sfruttare tutte le possibilità per colpire le linee russe, valutando ogni possibile alternativa dato che le ultime offensive si sono rivelate un totale bagno di sangue per l’esercito ucraino.
Concludendo, all’esercitazione parteciperanno anche circa un centinaio di piloti ucraini che verranno avviati ed istruiti all’uso dei nuovi caccia.
I prossimi giorni saranno molti delicati perché’ aumenterà costantemente il rischio che una semplice esercitazione potrebbe trasformarsi in una grave emergenza, specie conoscendo la natura avventuristica e irriverente della NATO.