La Questura di Roma nega l’autorizzazione al leader romano a partecipare alla manifestazione degli agricoltori.
Accusato… indagato… imputato… controllato… sorvegliato… senza una sola sentenza di condanna…
Castellino dovrebbe essere un Uomo libero.
Così non è!
Tra DASPO (politico e non sportivo), misure di prevenzione e misure di sorveglianza… una vita quotidiana a documentare in Questura e Commissariati che non si allontani da Roma ove ha l’obbligo di dimora.
O che rimanga a casa dalle 21 alle 7!
Nel mentre il codinismo borghese protesta intollerante per la custodia cautelare di chi è accusato di tentato omicidio in terra straniera… non una sola voce contro la repressione fisica e morale di Castellino non afflitto da un solo capo d’accusa per violenza nella mole di procedimenti – tutti politici – a suo carico.
Per Castellino la presunzione di innocenza costituzionalmente garantita incondizionatamente a tutti nei salotti del perbenismo liberale è negata a parole… a fatti e anche in diritto.
Questa difesa in ogni processo a carico di quest’Uomo – così odiato dai media di regime e puntualmente indicato dalle Corti come “recidivo” – che non ha una sola condanna definitiva se non per il possesso di “fuochi d’artificio illegali” acquistati per il capodanno – e il reato si sarebbe prescritto se il buon Castellino non avesse obliato di fare appello! – deve disperatamente battersi nell’annotare a matita rossa che l’imputato Castellino non ha condanne definitive che costituiscono pregiudizialità.
Orbene il florilegio di misure di sicurezza… a carico di quest’Uomo del Popolo e per il Popolo… necessita che ci si interroghi sulle reali motivazioni giustificative dei provvedimenti in questione ed anche del perché è stata negata a Castellino la partecipazione alla manifestazione degli agricoltori in rivolta.
Il diniego della Questura romana è una deliberata violazione costituzionale alla libertà di pensiero.
Ma in realtà è un atto di difesa nei confronti del consenso che Castellino riscuote se è dato leggere testualmente nel provvedimento della Questura… “[omissis] che precedenti iniziative che hanno visto in passato la partecipazione di Castellino, hanno registrato in via sempre crescente un sensibile consenso… [omissis]”…
Come a dire in maniera espressa quanto esplicita… Castellino non può partecipare atteso che avrebbe un sensibile consenso.
È il caso di riflettere… e di farlo con consapevolezza giuridica e non politica…
Alla difesa di Castellino non competono giudizi politici.
Ma considerazione in diritto certamente sì!
Castellino va escluso dalle manifestazioni perché catalizzatore di consensi…
Ed allora questa difesa di Castellino non potrà tollerare ancora ed oltre questa ennesima vessazione antigiuridica ed anticostituzionale che si palesa apertamente come persecutoria.
[Così in una nota l’Avv. Nicola Trisciuoglio difensore di Giuliano Castellino]