Rizzo, comunisti ed antifascisti sotto la soglia dello sbarramento
Rizzo si era presentato per Democrazia Sovrana e Popolare, tentando di cavalcare il mondo del dissenso, ma non ha superato lo sbarramento e non ha messo nessun rappresentante.
Le ragioni?
Ovvie e scontate…
Almeno per noi che stiamo in piazza dal 7 marzo 2020 contro la tirannia tecno-sanitaria.
L’operazione di regime – quella di arrestare e criminalizzare la prima linea del dissenso dopo il 9 ottobre 2021 e consegnarla a “politici corretti” (Rizzo e Alemanno) – è miseramente fallita.
Rizzo e compagni, dopo aver portato il Partito Comunista ai minimi storici, dopo essere stati espulsi dalle periferie e dalle lotte sociali, hanno tentato di cavalcare il mondo del dissenso…
Fin qua tutto bene.
Siamo e saremo sempre per l’unità di tutte le forze anti-sistema e per una grande e plurale alleanza anti-globalista, ma Rizzo e Toscano in questi due anni hanno fatto l’esatto contrario.
Hanno portato avanti una politica di veti e divisioni.
Hanno tentato di portare il veleno antifascista dentro il mondo della resistenza, hanno tentato di snaturare l’anima nazional-popolare di chi da quasi quattro anni si oppone al golpe globale del Great Reset.
Questi dinosauri della politica – nostalgici degli opposti estremismi e della strategia della tensione – ora si portano a casa questa sconfitta!
Una lezione, sempre dal Trentino, ci viene dai tedeschi!
Infatti mentre Rizzo e compagni ne escono sconfitti la vera sorpresa è quella dell’ex comandante degli Schutzen Jurgen Wirth Anderlan, che – partendo dal nulla – ha raccolto il 5,3% dei consensi con slogan anti-migranti e no vax.
Considerato populista, fascista, ecc ecc (le stesse accuse che Rizzo e Toscano fanno a Castellino!) ha unito tutte le forze anti-sistema e ha superato il 5%…
Alla faccia dei pagliacci nostrani alla ricerca delle coccole del mainstream e delle carezze degli antifa!