Un documento molto importante viene posto all’attenzione del Magistrato Angelo Giorgianni, presidente dell’ Organizzazione Mondiale della Vita.
Riguarda quello che sta succedendo in questo momento in Brasile in occasione delle elezioni per il futuro presidente brasiliano.
In questo documento si denunciano fatti, sistemi gravissimi che sono un attentato alla libera scelta, attraverso il voto, del proprio candidato. Ma andiamo con ordine.
Molti sono stati gli atteggiamenti di ostracismo già nella campagna elettorale dell’attuale presidente Bolsonaro. C’è stato un attivismo giudiziario, che ha impedito al presidente di essere libero di scegliere il tipo e la modalità con cui avrebbe voluto fare la sua campagna elettorale: è stato impedito alla moglie di comparire nei video per la campagna elettorale, è stato ordinato di rimuovere i manifesti realizzati dagli elettori a favore di Bolsonaro, un giudice è arrivato perfino a vietare l’uso della bandiera nazionale perché avrebbe avvantaggiato l’attuale presidente.
Come se tutto questo non fosse già di per sé gravissimo, l’aspetto più liberticida è l’utilizzo delle macchine per il voto elettronico. La Corte Elettorale (che esiste solo in Brasile) ha imposto che il voto potesse essere eseguito solo con l’utilizzo di queste macchine che per vari motivi leniscono ogni forma di trasparenza e di legalità. Prima fra tutte il voto elettronico non viene stampato, quindi è impedito un eventuale conteggio dei voti. Non vi è modo di ricontare i voti in caso di dubbio, tutto il conteggio è affidato alla macchina che viene programmata da società esterne, una fra tutte la spagnola Indra che ricordiamo è stata coinvolta in vari processi di frode e corruzione. In più il Presidente della Corte Superiore , il Ministro Alexandre de Moraes, il quale è anche ministro della Corte Suprema Federale, ha minacciato con il carcere chiunque si permetta di essere contrario al voto elettronico.
La stampa, ormai il vero braccio armato dei sistemi corrotti e del potere, ha alterato i risultati di voto indicando Lula come vincitore influenzando gli elettori.
Bolsonaro dal canto suo emetterà un decreto presidenziale, chiedendo che il voto per il secondo turno avvenga cartaceo come avviene in tutti gli altri paesi.
Un quadro a dir poco inquietante, che getta un’ altra ombra sulle elezioni nel mondo, dopo quella di Donald Trump.
Di come le nostre libertà siano ogni giorno più a rischio, dove neanche più diventa concesso esprimere la propria volontà attraverso il voto se non conforme alla volontà di quel Deep State che trova ovunque adepti e che ci vuole schiavi e sottomessi.
Di Ramona Castellino