L'Italia Mensile

È guerra civile nel Regno Unito

I media occidentali hanno silenziato la protesta e la mobilitazione popolare nel Regno Unito dopo l’uccisione di tre bambine per mano di un immigrato.

Il pensiero unico dominate, politicamente corretto e moralmente decadente ha immediatamente bollato come “fasciste” queste rivolte.

La verità è che in tutta la Gran Bretagna ormai è guerra civile.
Da una parte i popoli, inglesi, gallesi, scozzesi ed irlandesi per la prima volta nella storia uniti, dall’altra immigrati, Polizia e sinistre varie.

Da una parte le bandiere nazionali, dall’altra i globalisti con le loro belle parole.

Dura la risposta popolare, che non fa passi indietro né contro la Polizia, né contro tutto il sistema britannico e nemmeno contro i “coccola immigrati” delle sinistre.

A queste, che accusavano le mobilitazioni di razzismo e fascismo la gente in piazza ha risposto intonando “We are working class!”
“Noi siamo la classe lavoratrice!”.

In Gran Bretagna, come ormai in tutto il mondo, popoli, proletari e lavoratori innalzano le bandiere delle Patrie e si scontrano contro le bandiere rosse, quelle arcobaleno e le loro polizie.

Nonostante la mano dura del Governo, circa 500 arresti, la protesta non si ferma.

Scontri e disordini hanno interessato diverse città e la polizia non esclude ulteriori manifestazioni nei prossimi giorni.

Intanto il governo annuncia la linea dura e nuovi provvedimenti contro il popolo in rivolta.

Ma la repressione sembra non soffocare il grido di rabbia e di lotta del popolo.

Anche ieri assaltati centri per immigrati, auto della polizia e posti di blocchi.

Da una parte semplici cittadini inglesi, supportati da tifosi delle squadre di calcio e da militanti nazional-popolari.

Dall’altra immigrati, clandestini e inglesi di seconda generazione, supportati dai militanti antifá.

La polizia inglese ha usato le maniere forti contro coloro che protestavano contro l’immigrazione, tanto da scatenare l’indignazione russa.

Mosca ha invitato Londra ad astenersi da violenze ingiustificate contro i manifestanti.

Lo ha affermato nel commento della rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.

A parte la doverosa nota di Mosca, del resto se l’Occidente si occupa degli affari interni russi, perché i russi non lo dovrebbero fare?

Ciò che preoccupa la Russia sono i gruppi di immigrati che hanno preso il controllo delle città europee, supportati da gruppi della sinistra estrema e di potere, complice coscienti della narrativa globalista.

Il mondo multietnico sta andando in rovina.
Come tutto l’Occidente…

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