Rainaldo Graziani
Come spesso accade io navigo in direzione “ostinata e contraria”.
Il mio pensiero della notte corre alle guerre in ogni parte del mondo.
Sono personalmente annoiato dai servi dei potenti che gridano pace o si fingono terrorizzati dagli effetti dei missili o dei raid di questo o quell’esercito.
Basta piangere, gridare e strapparsi i capelli ai tavoli dei bar o dei ristoranti, o seduti su comodi divani dei salotti occidentali.
Siamo tutti coinvolti, sia pure in forme diverse, almeno per il momento, in una guerra tra l’Umano ed il Disumano.
Basta ipocrisie da pacifisti televisivi.
Occorre reagire con “realismo eroico”.
Occorre sconfiggere l’egoismo di maniera.
Occorre pensare la guerra.
Respirarla, il più possibile, meglio tutta.
Occorre vivere la tragedia e non subirla.
Occorre non impaurire chi rifiuta la realtà della guerra.
Occorre educarci alla metafisica della guerra.
Occorre non disturbare chi crede di vivere nella pace solo perché non sente l’odore dei cadaveri, i sibili dei missili o gli effetti silenziosi e devastanti degli algoritmi.
Occorre educarci alla morte.
Occorre educarci alla lotta contro il terrore.
Occorre riconoscerci figli di una Civiltà.
La Nostra Civiltà.
Occorre ringraziare il Destino per essere nati in questi tempi così ricchi di trincee d’ogni tipo.
Fortunati di combattere il Disumano con la dignità di chi appartiene alle Forze dello Spirito.
Occorre anche altro ma per stanotte basta così…
(https://t.me/rainaldograziani)