di Ramona Castellino
È stato arrestato mentre fuggiva con la sua auto, Ryan Wesley Routh, il sospettato attentatore dello speriamo, futuro presidente d’America, Donald Trump.
Il candidato alle presidenziale americane era in Florida, giocando a golf.
Subito si è cercato di capire e scoprire la personalità e il passato di quest’ uomo che poi così sconosciuto non era .
In più dichiarazioni rilasciate tra social, interviste varie al New York Times, non proprio un giornaletto, dal 2022 al 2023 aveva espresso con chiarezza le sue posizioni e i suoi desideri .
Come volare in Ucraina e offrirsi volontario e ”combattere e morire” contro la Russia.
Cosa che effettivamente fa sostenendo le autorità di Kiev e proponendo di inviare veterani americani dalla guerra in Afghanistan.
Si promuove personalmente per i combattenti che però non raggiungerà mai a causa della sua un’esperienza.
Ebbe un ruolo nell’organizzazione dei mercenari che partivano al sostegno del regime di Kiev partecipando anche ad un video di propaganda del battaglione Azov.
Insomma un uomo fortemente convinto e dal profilo molto netto, l’ennesimo “cane sciolto” che combatte per mantenere l’America “democratica e libera”
L’odio del globalismo, verso chiunque provi a dissentire, democratico solamente con chi lo sostiene, creando “mostri” in chi prova a sfidarlo, quasi giustificando episodi di questo tipo tingendoli di romantica lotta per la libertà.
Incredibile anche l’atteggiamento del mainstream.
Duro l’attacco Marco Rizzo contro la stampa nazionale ed internazionale: “Trump può piacere oppure no, ma vi rendete conto che le televisioni nostrane, non parlano del secondo attentato in meno di un mese al candidato alla Presidenza degli Stati Uniti? Fosse successo dall’altra parte, quella dei democratici, attori della guerra, cosa sarebbe successo? Un’altra prova di una società fatta di due pesi e due misure”.
Uno schema che ormai conosciamo bene.