di Carla Peroni
Con somma gioia di Matteo Salvini e di tutti i garantisti forcaioli amanti dello Stato di Polizia è stato approvato alla Camera il ddl 1660 in materia di sicurezza, che dovrà ora proseguire il suo iter con il passaggio al Senato.
L’unica cosa sicura di questo ddl è che si tratta di una dichiarazione di guerra a tutti gli italiani, nessuno escluso, né quelli così tanto favorevoli all’inasprimento delle pene e delle sanzioni, né quelli che hanno votato Meloni & Co. convinti che il pugno di ferro sia la soluzione e non pensavano che invece quel pugno lo avrebbero preso diretto in viso.
L’aspetto peggiore di questo disegno di legge è che attacca sostanzialmente i più deboli togliendo loro il sacrosanto diritto alla contestazione, alla manifestazione e, udite udite! anche alla resistenza passiva (per intenderci quella praticata da Ghandi).
I primi ad essere colpiti saranno i detenuti che non avranno più diritto di lamentarsi di nulla, pena l’aumento della permanenza in carcere.
E qui qualcuno potrà dire “ben gli sta, se la sono cercata!” non sapendo però che le azioni vietate sono talmente tante e volutamente vaghe da ricomprendere semplicissime azioni, come per esempio protestare per il ritardo di un treno o di un autobus.
Anche il diritto all’abitare e la conseguente occupazione di immobili, che siano essi pubblici o fatiscenti e abbandonati da privati, vengono repressi con la reclusione da 2 a 7 anni.
Se pensate di partecipare ad una manifestazione e durante essa avvengono dei danneggiamenti, la pena è della reclusione da un anno e sei mesi fino a cinque anni con multa fino a 15mila euro, il questore poi può anche decidere che il vostro diritto alla libertà di espressione, pensiero e manifestazione possa essere repressa anche se su di voi pende una semplice denuncia per “delitti contro la persona o il patrimonio” (per i quali si intende anche solo una piccola scritta su un muro).
Tutto questo in nome della sicurezza e non pensiate di poter scappare perché le telecamere installate ovunque, anche quelle messe con la scusa della ZTL, vi tengono d’occhio e sapranno qualsiasi cosa di voi e dei vostri spostamenti.
Del resto un primo assaggio lo abbiamo avuto con l’imposizione della moneta elettronica che da un lato è vero, è comoda, ma soprattutto è comoda per i controllori perché sapranno esattamente dove vi trovavate, quanto avete speso e in quale negozio.
L’intento di questo governo di sbirri, complice il silenzio delle opposizioni, è chiaro: obbedire all’Europa e renderci ancora più deboli e senza arma alcuna per difenderci.
Ci vogliono soli, isolati, alienati e impauriti.
Ci troveranno insieme, pronti e combattenti.
Sovranismo Popolare!