di Fabio C. Maguire
Washington si è dichiarata contraria alla partecipazione della Russia al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Matthew Miller, del Dipartimento di Stato, ha parlato dell’inammissibilità della Russia di prendere parte al Consiglio perché responsabile di crimini contro l’umanità in Ucraina.
Il diplomatico americano si riferisce alla strage di Bucha, avvenuta nel marzo del 2022.
La versione dell’Occidente, e sposata da Kiev, è di un massacro ingiustificato compiuto dalle FFAA di Mosca poche settimane prima dell’arrivo dell’esercito ucraino.
La Russia venne subito accusata di crimini brutali che vennero presto pubblicizzati dai media occidentali nell’ambito della vasta battaglia mediatica perseguita da Washington e Londra.
Anche in questo caso il racconto imposto dalla NATO e dai vertici ucraini si presentava molto incompleto e manchevole di una documentazione scientifica.
Ad aver confutato la versione dell’Occidente è stato inizialmente l’inviato francese Adrian Boke che, presente al momento dell’arrivo degli ucraini, scrisse come le strade della cittadina fossero deserte e che solamente poi , attraverso camion refrigeranti, arrivarono i corpi di decine di persone da altre regioni del paese per essere posizionati lungo i viali del centro urbano.
Nel particolare, l’esercito russo abbandona la città il 30 marzo 2022; il 31 il sindaco della città rilascia soddisfatto un’intervista di fronte al Municipio; il video viene trasmesso il giorno seguente sulla televisione nazionale ma nessun morto viene citato, nonostante le piccole dimensioni di Bucha.
Proseguendo, in data 2 aprile viene pubblicato un video della polizia locale che mostra la devastazione della guerra, disteso a terra solo il corpo di un militare russo.
Dal 3 aprile iniziano a circolare le immagini dei morti.
Come racconta esaustivamente Marco Pizzuti nel suo libro “Attacco all’Europa”, da dove sono salatati fuori quei corpi ? Se una persona venisse uccisa dovrebbero esserci delle pozze di sangue, eppure nessuno nei giorni precedenti si era preoccupato di filmare questi corpi e di coprirli con un lenzuolo bianco.
Potrebbe essere stata una messa in scena degli ucraini che, acqua alla gola, speravano di coinvolgere il mondo intero, spiega il giornalista Toni Capuozzo, ex vicedirettore del Tg5 ed inviato sul campo.
A screditare ulteriormente la versione dell’Occidente poi è stato il Ministro degli Esteri russo Lavrov che parlando al Congresso delle Nazioni Unite ha chiesto esplicitamente i nominativi delle persone assassinate a Bucha, rivolgendosi poi direttamente al Segretario dell’ONU Guterres domandandogli di utilizzare le proprie capacità e l’autorità del ruolo che ricopre per ottenere un elenco delle persone i cui corpi erano stati mostrati a Bucha.
Nessun indagine forense è stata condotta sulla strage e nessun gruppo d’inchiesta imparziale ha mai visitato la città e analizzato i cadaveri.
Secondo Mosca, dietro alla messinscena potrebbe esserci Londra, in particolare i suoi servizi segreti del MI6.
Infatti, nell’aprile del 2022, in qualità di presidente, Londra si rifiutò di convocare il Consiglio di Sicurezza dell’ONU sugli eventi di Bucha, dimostrando di non voler chiarire e approfondire la questione perché direttamente coinvolta.
In conclusione, sentir parlare di crimini contro l’umanità dagli Stati Uniti è una vera e propria barzelletta, specie se si pensa che l’uomo che li rivelò sta rischiando 175 anni di carcere duro.