Gli schiavi felici della libertà.
Trattato contemporaneo sul dissenso
Capita – in questo tempo dominato dal denaro e deformato dalla materia – che si manifesti una perversa forma di schiavitù volontaria, sovente spacciata per “diritto” inalienabile.
La cifra di questo declino è lampante: risiede nel trionfo dell’individuo edonista e del consumatore sradicato, nella morte del sacro e nelle masse omologate, nel naufragio delle idee e nell’oblio della bellezza.
Javier Ruiz Portella – con queste pagine infuocate – firma un profondo appello contro la modernità.
Già acclamato a livello internazionale, questo bestseller è insieme un saggio e un manuale, un trattato e un monito, un dialogo e un pamphlet.
Si tratta di un potente e sincero grido di rabbia, che non manca di anelare una speranza viva: edificare una rivoluzione che crei una sintesi tra la visione del mondo che determina le nostre azioni e le azioni che determinano la nostra visione del mondo.
“Un libro straordinario, pieno di autentico talento letterario. Una bomba atomica filosofica senza il linguaggio dei filosofi. Nessuno ha mai scritto niente di così forte e veritiero sulla nostra epoca: perché il brutto sostituisce il bello?” – Dominique Venner, La Nouvelle Revue d’Histoire, Parigi.