Ma le basi della contestazione sono ancora vive…
Noi le rimetteremo in marcia!
Mea culpa.
Mea maxima culpa.
Questo deve recitare – come un mantra – il mondo del dissenso.
Ieri oltre 30.000 persone sono scese in piazza a Roma per la pace.
Migliaia di italiani contro la guerra hanno partecipato alla mobilitazione di Conte, Comunione e Liberazione, triplice confederata e PD…
Le piazze virano a sinistra, verso quella sinistra tanto cara al padrone, in un non senso maniacale strumentalizzate dai colori fucsia ed arcobaleno, dagli stessi globalisti di sempre servi del capitalismo …
Piazze pacifi…nte, contro la guerra riunite e comandate da chi la guerra l’ha voluta e sostenuta quando era al governo…
È il trionfo dell’ipocrisia… nell’epoca perenne dei voltagabbana.
Questa infame realtà apre una riflessione che dovrà essere assai profonda nel mondo del dissenso… quel mondo che per 30 mesi ha resistito al regime sanitario e guerrafondaio.
Occorre interrogarsi sul perché oggi le “autentiche piazze” della resistenza siano vuote, mentre quelle dei “voltagabbana” e dei “venduti” siano piene?
È facilmente spiegabile alla luce del disegno preordinato dalle forze funzionali al “sistema”…
Dopo il 9 ottobre dell’anno di grazia 2021- che rimarrà negli annali della storia come “pentecoste di libertà” – il tentativo di mortificare quell’immensa piazza di libertà è stato oramai svelato.
“I capi e capetti ” che avrebbero voluto – conniventi con le forze più oscure del potere – distruggere quel mondo meravigliosamente “trasversale” per accaparrarsene la frammentazione, hanno artatamente e volutamente continuato a dividere e strumentalizzare le basi, al fine di portare acqua al proprio mulino…
Ma sono stati puniti nei risultanti giungendo al fallimento elettorale dello scorso settembre.
“Capi!” (sic!) … Tristi figuri – da leader di condominio – hanno sempre strizzato l’occhio a Salvini e Meloni, hanno sostenuto la criminalizzazione di regime e del mainstream che ha “manganellato e arrestato” l’autentico dissenso… simulando “devastazioni”…
Quelli del 9 ottobre ingabbiati… terrorizzate le basi umane… gli ipocriti sbandieratori delle libertà “quelle care al sistema” che li ha visti asservirli con mere promesse disattese peraltro… non hanno saputo opporsi all’Agenda di Davos… sono rimasti ancorati confusionariamente alla questione vaccinale abilmente superata dal nuovo Governo…
“Capi” (sic!) … Personaggi per lo più virtuali ed internettiani, prigionieri dei loro canali Telegram, di pagine Facebook o Instagram, impegnati unicamente a difendere lauti guadagni sulla pelle di sprovveduti disorientati e visibilità acquisita nei mesi della finta pandemia… che rifiutano di uscire dalle realtà virtuali di comodo create per tentare di opporsi alle nuove emergenze nate dalla prima drammatica emergenza finanziaria-sanitaria tetntativo “apripista” di controllo sistemico delle masse.
Questi “professionisti” del web o dissidenti spa, privi di formazione politica e di un piano teorico generale sono oramai ineluttabilmente fuori dalla resistenza…
Isolati nelle tristi e grigie stanze dell’ego della rete… non hanno più nessun contatto con la realtà e nessun radicamento territoriale.
A noi spetta l’immane ma possibilissimo compito di mutare il paradigma… guidando il ritorno delle basi umane alla lotta politica e popolare, così relegando in soffitta “capi e cappetti” che hanno “ucciso” il dissenso.
Italia Libera lancia il suo progetto.
Sociale e popolare.
Inclusivo, plurale, senza veti.
Non siamo né a destra né a sinistra…
Noi siamo unicamente il partito della resistenza, il popolo del dissenso e delle libertà…
Pronti a riprenderci le piazze ed a resistere… STIAMO ARRIVANDO…
di Giuliano Castellino