L'Italia Mensile

COMUNICATO STAMPA: IL 30 DICEMBRE A ROMA PER IL CAPODANNO PER I DETENUTI

“Come organizzatori della recente maratona oratoria su ergastolo e 41bis che prendeva spunto dal caso di Alfredo Cospito per parlare del tema in generale, ringraziamo Italia Libera per aver aderito, per tramite dei preziosi contributi di Carlo Taormina, Giuliano Castellino e Nicola Trisciuoglio, e ricambiamo accettando con piacere di partecipare con un intervento in collegamento streaming – solo per motivi organizzativi, saremmo stati lieti di una presenza fisica – nel convegno sul carcere organizzato da Roma Libera nel contesto del Capodanno per i detenuti. Aderiamo perché condividiamo la volontà di battersi per il superamento del carcere e di alcune leggi ai limiti dell’incostituzionale, nate come emergenziali e rimaste invece nell’ordinamento ormai senza ragione alcuna e, tra l’altro, senza alcuna efficacia. Aderiamo perché è un’iniziativa atipica in modo meritevole in quanto, forse per la prima volta, nasce da sforzi congiunti di persone che provengono da gruppi di sinistra radicale e destra radicale, che decidono per una volta di battersi assieme, e soprattutto di farlo in un’ottica di nonviolenza e rispetto della Costituzione: cosa che rende sensato dare un contributo in chiave di un terzo radicalismo, cioè quello pannelliano nel quale ci riconosciamo. Aderiamo poi perché è un evento in difesa dei diritti di “prigionieri politici” non di un solo schieramento, ma appartenenti a gruppi con idee molto diverse se non opposte tra loro: e proprio perché anche noi facciamo politica con altre idee e in altri schieramenti, vogliamo dire che a nessun militante politico va chiesta l’abiura in cambio della libertà, e che siamo pronti a batterci per difendere la possibilità di esprimersi politicamente e i diritti umani fondamentali anche di persone che hanno ideali diversi dai nostri.”
Umberto Baccolo e Elisa Torresin (militanti del Partito Radicale, esponenti di Nessuno tocchi Caino e di Associazione Riforma Giustizia per la difesa dello Stato di Diritto, curatori della pagina di sensibilizzazione Folsom Prison Blues)

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