Come sempre i giornali di regime vanno alla ricerca dei modi più subdoli per attaccare le forze politiche che vogliono scardinare chi dà ancora loro modo di sopravvivere economicamente.
Non è un caso, infatti, che ieri Matteo Pucciarelli su Repubblica abbia tentato un’azione distruttiva verso le cosiddette “liste alternative”, citandone solo 4. Cerchiamo di capirne il senso.
Oggetto dell’attacco sono stati Italexit, Italia Sovrana e Popolare, Vita e Alternativa per l’Italia, che è stata ribattezzata “Alternativa per la Germania”, forse per un refuso o per uno squallido tentativo di squalificare chi viene da movimenti sovranisti.
Perché il mainstream attacca queste piccole liste che faticheranno a raggiungere il quorum? Sicuramente non è andata all’attacco di tutte le altre, perché sono per lo più destinate a non raccogliere nemmeno le firme necessarie.
Ma considerando il fatto che il target di pubblico della testata ha già un’ideologia fortemente radicata verso l’europeismo, l’atlantismo e l’obbligo vaccinale e, pertanto, avversa in partenza alla proposta politica di quelle liste, appare chiaro come stiano iniziando il fuoco di sbarramento.
Chiaro che stanno sprecando tempo, perché chi vota Letta e soci sicuramente non sarà mai scalfito dalle posizioni politiche proposte da queste liste, quindi, a cosa servono queste azioni di killeraggio politico!?
Semplice: servono essenzialmente a consolidare l’ideologia che unisce PD a FdI, a serrare i ranghi, a escludere preventivamente qualsiasi ipotesi alternativa per coloro che all’interno di quel campo dovessero mai avere dubbi, obiezioni, ripensamenti.
Strillano, perché hanno paura di queste istanze antieuropeiste, libertarie, contro la NATO. Si agitano, perché sanno di avere sempre meno lettori, di essere incapaci di attirare nuovi adepti e nuovi elettori verso le urne. Più aumenta la paura di essere sempre di meno, più sparano alla cieca. Sparano più che possono per tenere a distanza il “pericolo”, come per esorcizzarlo.
Ancora una volta, però, non viene nemmeno per sbaglio citato Toscano… Come non vedere che l’operazione elettorale è già stata fagocitata dallo scaltro Marco Rizzo, uomo di provata esperienza politica?! Complimenti ai geni di Ancora Italia, che si sono fatti infinocchiare dal vecchio volpone!
Perché a ben vedere, con l’immagine di dell’ex dirigente di Casapound, Simone Di Stefano, citando solo “novax” e Italexit, indovinate un po’ qual è la loro vera paura? Li votano per primi: Paragone, Puzzer, Schilirò, Frajese, Stramezzi, cioè le persone più conosciute in televisione, che hanno partecipato a programmi e sono state più intervistate.
Da Repubblica quindi parte il lancio di oggetti contro i più famosi, per poi richiamare i meno famosi, con la speranza nemmeno celata che loro abbiano “no voti”. Ma sarà davvero così?