di Giuliano Castellino
“Ribellarsi… ribellarsi… e ribellarsi ancora fino a quando gli agnelli diverranno leoni”…
La furia globalista è in panico… una forza incontrollata che mostra, oramai, il suo volto più cattivo.
Terrore neo-giacobino: gli oppressori danno la caccia agli oppressi.
Hanno sparato al Presidente Fico.
Hanno attentato alla vita di Orban.
Hanno eliminato il leader iraniano.
Ci hanno provato – senza successo – con Putin.
È venuto il turno di Trump!
Gli ha detto male.
Non solo non sono riusciti ad assassinare il nemico numero del deep state americano, ma, vittime del loro stesso crimine, lo hanno rafforzato.
Quel pugno al cielo, il volto sporco di sangue e la bandiera americana che sventolava sono ormai diventate iconici simboli di una Vittoria: quella del Sovranismo Popolare.
“Combattere! Combattere! Combattere!”… quel grido è stato più forte dei vacui tentativi di far passare l’attentato per altro ed ha silenziato le menzogne atlantiche.
Hanno provato a mettere in mezzo gli iraniani…
Trump ed il popolo americano gli hanno riso in faccia.
Non solo, The Donald si è scatenato.
Nessuna paura, nessun passo indietro!
Quel “Combattere! Combattere! Combattere!” ha spronato in primis il futuro Presidente, che ha nominato un nemico della guerra e un amico della Russia come suo vice.
Ma oltre… lo ha spinto a telefonare a Kennedy Junior, da sempre avversario della tirannia sanitaria e del nuovo ordine mondiale.
Grandi alleanze si profilano.
Proprio negli States, da sempre braccio armato del globalismo, i liberali sembrano perdere colpo su colpo e tra le macerie dell’atlantismo trionfa e nasce una nuova dottrina politica, culturale e sociale.
Oltre la destra e la sinistra, fuori dagli archetipi novecenteschi, si guarda al multipolarismo e alla pace… a quel Sovranismo Popolare che da anni siamo intenti a realizzare tra mille fatiche!
In questa nostra bella e amata terra chi sogna un’Italia multipolare, libera, sovrana e popolare ancora non trova spazio, ma qui alcuni pionieri come Noi hanno seminato questa Idea…
Una idea che – oggi – vince in Russia, Slovacchia, Ungheria… che unisce le nazioni dei Brics e sta vincendo anche nella “terra del male” l’America.
Per questo riecheggia dal Nostro suolo patrio forte più di ieri il grido: “Combattere! Combattere! Combattere!”