Il grande tema al centro della manifestazione della CGIL a Roma lo scorso fine settimana non è ovviamente stato il lavoro.
Paradossalmente, del lavoro i sindacati sembrano non occuparsi più, benché sia il fondamento della loro stessa ragion d’essere.
Il grande tema è stato invece quello dell’antifascismo riattivatosi in nome della lotta contro un governo che nemmeno ancora esiste ma che, essendo di centro-destra, non può che essere etichettato come fascista dai guerriglieri dell’arcobaleno.
Il paradosso, tragico e insieme comico, sta nel fatto che i sindacati e le sinistre combattono il fascismo, che per fortuna non c’è più, senza mai combattere il capitalismo, al quale hanno ceduto testa e cuore, e che peraltro rappresenta oggi il vero manganello che colpisce senza pietà i lavoratori nel tempo della globalizzazione della miseria.
L’antifascismo in assenza di fascismo a sinistra come l’anticomunismo in assenza di comunismo a destra occultano la reale contraddizione del nostro tempo, che si chiama capitalismo e alla quale si sono piegate interamente sia la destra bluette sia la sinistra fucsia.
di Diego Fusaro